• Presto si trasferirono tutti a Serro, dove Adão cominciò a frequentare le scuole. Assai presto iniziò a interessarsi alla letteratura, leggendo qualsiasi cosa gli capitasse tra le mani. Fu lui che insegnò a leggere e scrivere ai suoi genitori. In seguito, la famiglia partì per Belo Horizonte, capoluogo del Minas Gerais, a 230 km più a sud, nella speranza di giorni migliori.
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• Dopo l’abolizione della schiavitù, si formarono dei gruppi per la lotta contro la discriminazione razziale, sociale ed economica di cui i neri del Brasile furono vittime. Ma soltanto agli inizi degli anni ’30 il movimento «A Frente Negra Brasileira» tentò di fondare un partito politico. L'Estado Novo del 1937 mise fine a questo tentativo. Dopo il silenzio imposto dalla dittatura di Vargas, che si concluse nel 1946, con l’elezione alla presidenza di Juscelino Kubitschek (1955-1964), il Brasile conobbe un breve periodo di modernizzazione e di crescita economica e sociale, prima del ritorno di un ventennio di dittatura militare e di censura (1964-1985). L’epoca non era dunque propizia all’espansione della poesia nera, poiché la lotta e l’esternazione della cultura nera era considerata dai militari come un crimine di sovversione, un crimine contro la nazione.
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• Il Minas Gerais fu, proprio in quel breve periodo dei primi anni ’60, la terra degli scrittori, dei romanzieri. Una di queste grandi figure, Murilo Rubião la cui opera è caratterizzata da elementi tipici del surrealismo e del realismo magico, fece parte di quello che si sarebbe poi definito «Il boom della letteratura del Minas Gerais». Nel 1966, egli creò e diresse il "Suplemento Literário do Diário Oficial" che, con il periodico "Revista Literária" dell'UFMG di Belo Horizonte, sarebbe divenuto uno dei migliori organi di stampa culturale mai creati nel paese.
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• Malgrado l’inferiorità del suo status sociale e il clima di violenza politica, Adão decise d'intraprendere gli studi di Giurisprudenza alla facoltà dell'UFMG. Si autofinanziò lavorando come critico per il "Suplemento Literário". Poi, nel 1967, pubblicò le sue prime poesie sulla "Revista Literária". L’anno seguente, venne assunto da "l'Imprensa Oficial", la stampa ufficiale del Minas Gerais, in qualità di reporter e redattore.
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• La sua prima raccolta poetica apparve nel 1969 con il titolo Abrir-se um abrute ou mesmo depois de deduzir dele o azul (Aprirsi in avvoltoio o anche dopo avergli tolto il blu) ed egli la dedicò particolarmente a Murilo Rubião. Era composta da 15 sezioni di prosa poetica sperimentale di natura surrealista. Ma mimetizzata nell’intensità lirica, in quest’opera si vede già trasparire la volontà di esprimere l'oppressione dei neri, condannati al disincanto e alla marginalizzazione. Lo stesso sarebbe stato per la sua seconda raccolta As musculaturas do arco do triunfo, pubblicata nel 1976, ma con poesie scritte a partire dal 1972, nelle quali veniva emergendo sempre di più il rifiuto di tacere sopra una realtà sociale problematica e conflittuale, poiché questi “muscoli dell'arco di trionfo" appartengono evidentemente alla colonizzazione e allo schiavismo, temi che diverranno presto il leitmotiv delle sue future produzioni.
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• Adão, che aveva vissuto fino ad allora in miserabili stanze d’affitto, senz’acqua, né gas, né elettricità, che doveva farsi quindici piani a piedi per rientrare a casa, Adão che non aveva mai viaggiato all’estero, che rimase per tutta la vita uno scapolo incallito, si laureò nel 1971 in giurisprudenza, ed avendo stretto amicizia con i giovani scrittori bianchi che gravitavano intorno a Murilo Rubião nel Suplemento Literário, venne invitato dall'Università del Nuovo Messico per l'anno universitario 1973 ad insegnare la letteratura brasiliana contemporanea, benché lui non parlasse né l’inglese, né lo spagnolo!
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• In quell’anno, prese anche parte al Programma internazionale di scrittura, promosso dal dipartimento di letteratura dell’Università dell'Iowa, destinato agli scambi tra giovani scrittori. E tenne inoltre conferenze alle università di Florida e e di Bloomington.
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• Nel 1979, Adão si rimise in viaggio alla scoperta delle grandezze e delle miserie della sua regione natale, la valle del rio Jequitinhonha. Queste due esperienze avrebbero cambiato la sua poesia che, da allora e fino alla fine dei suoi giorni, ebbe come soggetti i neri e la loro lotta. E dunque, A cor da pele (Il colore della pelle) e Jequitinhonha - poemas do vale denunciano il razzismo, lo spregio, i pregiudizi che i corpi neri hanno ricevuto come eredità del sistema schiavista, ma ragionano anche sui modi per ricostruire identità e autostima, attraverso il vincolo con gli antenati.
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• Nel 1985, scrisse un libro per l’infanzia Pó-de-mico de macaco de circo poi nel 1988, riunì, insieme ad altri intellettuali neri, il consiglio consultivo del programma nazionale concernante il Centenario dell’Abolizione dello Schiavismo. In quell’occasione organizzò un numero speciale del Suplemento Literário in cui alcune delle sue poesie furono tradotte in tedesco. Nel 1989, si trasferì a Brasilia allo scopo di ricostituire la Fondazione Culturale Palmares, un’entità governativa dedicata alla cultura nera, della quale divenne, l'anno seguente, presidente.
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• Nel 1992, pubblicò una nuova raccolta Texturaafro, in cui la necessità di riscrivere la storia dei Neri è posta in evidenza, attraverso la loro resistenza, ma anche la loro lotta nelle favelas, i quilombo contemporanei. In tempi anteriori, i quilombo erano i rifugi comunitari degli schiavi neri fuggitivi.
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• Nel 1993, fu invitato per la seconda volta negli Stati Uniti per tenere delle conferenze all'Università Howard, Washington D.C. e in quelle dell'Indiana e di Florida. In quello stesso anno le sue poesie furono tradotte in inglese e in ungherese.
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• Dal 1996 al 1999, Adão esercitò la funzione di giudice di classe presso il tribunale del lavoro di Passos. Gravemente malato, si ritirò allora in pensione e tornò a stabilirsi a Belo Horizonte. Con i suoi ultimi risparmi acquistò un appartamento in cui visse fino alla fine dei suoi giorni, ospitando due amici e uno dei suoi nipoti.
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• Nel 2002, pubblicò l’ultimo dei suoi libri Litanias de cão (Litanie di un cane). Vi si tratta di politica sotto i suoi aspetti più violenti. Massacri urbani, azioni reazionarie ed estremiste, dal Ku Klux Klan agli incendi dolosi perpetrati contro gli indigeni di etnia Pataxó Hã-hã-hãe, in cui morì per le ustioni il loro lieder Galdino Jesus dos Santos, e ancora le difficoltà per l’accesso all'educazione e alla terra, i profitti speculativi, la corruzione dei sindacati, i piccoli sogni di sopravvivenza dei lavoratori, etc.
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• Nel 2004, Adão si spense per un cancro all’intestino, che gli era stato diagnosticato e operato, alcuni anni prima.
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