• A partire dal 1924, frequentò il liceo gesuita di St. Ignatius: qui entrò a far parte del coro e prese a scrivere pezzi teatrali. Tre anni dopo, strinse amicizia con i fratelli Tapajós, giovani e già affermati cantanti e compositori.
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• Fu in questo periodo che cominciò a scrivere i suoi primi componimenti poetici e musicali. Nel 1929, venne ammesso alla Facoltà di diritto di Rio de Janeiro (UFRJ) dove incontrò lo scrittore Otávio de Faria, militante integralista cattolico e dirigente di un gruppo di destra formatosi intorno al Centro Dom Vital.
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• Vinícius si laureò nel 1933. Subito dopo, pubblicò le sue due prime raccolte di poesia, collezioni d'ispirazione simbolista impregnate di misticismo: Caminho para a distancia e Forma e exegese con la consulenza informale dell’amico Faria. Ma la tensione tra il loro condiviso attivismo cattolico e la non corrisposta attrazione omosessuale di Faria nei confronti di Moraes avrebbe finito col logorare la loro amicizia. Nel 1936, egli ebbe l’incarico (per i 6 mesi di una sostituzione) di censore di film per conto del ministero della Salute e dell'Educazione.
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• Nel 1938, ottenne una borsa di studio dal British Council per frequentare un corso di lingua e letteratura inglese presso l’Università di Oxford. Veniva considerato allora come una delle personalità più eminenti della "Generazione del 45", e apprezzato, al pari del suo amico, João Cabral de Melo Neto, per l’alta abilità tecnica della sua versificazione. Durante il suo soggiorno in Inghilterra, Vinícius scrisse Novos poemas e si sposò (per procura) con Beatriz Azevedo de Mello, da cui avrebbe avuto due figli. Questo matrimonio, durato dieci anni, fu seguito - essendo Vinícius un eterno innamorato - da altri otto nel corso dei successivi 30 anni che gli restavano da vivere.
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• Nel 1941, ritornò in Brasile e lavorò come critico cinematografico per il giornale "A Manhã". Inoltre collaborò con la rivista letteraria "Clima", dove ritrovò Manuel Bandeira che aveva elogiato la sua seconda raccolta e col quale s’era legato d’amicizia già nel 1936. Frequentò anche i famosi circoli carioca dell'epoca che contribuirono ad allargare i suoi orizzonti.
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• Nel 1942, non superò il suo primo concorso d'ammissione alla carriera diplomatica presso il Ministero degli Affari esteri (MRE). Accettò così l’incarico di accompagnare lo scrittore americano Waldo Frank durante una tournée nel nord del Brasile. Moraes stesso affermò che furono sia la frequentazione di Frank sia la presa di coscienza della «spaventosa povertà» (che scoprì nelle favelas) che fecero di lui «un uomo di sinistra». E fu nel corso di una di queste incursioni al Morro do Pinto che concepì per la prima volta l’idea del suo Orfeu da Conceição.
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• Due anni dopo, riuscì ad entrare a far parte del corpo diplomatico brasiliano e pubblicò Cinco Elegias, col contributo finanziario di Manuel Bandeira, che collaborò anche al progetto grafico. Nel 1946, ottenne l’incarico di vice-console a Los Angeles. Questa fu la sua prima missione diplomatica. Si stabilì con la moglie a Hollywood, entrò in contatto con l’ambiente del cinema e del jazz, pubblicò Poemas, Sonetos e Baladas (libro che sarebbe stato ribattezzato nel 1974: O encontro cotidiano) e strinse amicizia con Orson Welles.
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• Per iniziativa del suo amico, João Cabral de Melo Neto, anch’egli funzionario d'Itamaraty (il palazzo di Brasilia occupato dal Ministero degli Affari Esteri), Vinícius vide dare alle stampe il suo poema Pátria minha, composto nel 1946, a Los Angeles, con una tiratura speciale di cinquanta copie, realizzate nella stamperia personale del poeta di Pernambuco. La plaquette è conosciuta col nome di O Livro Inconsútil.
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• Alla morte del padre nel 1950, ritornò in Brasile. Negli anni successivi fece numerosi viaggi per motivi legati al mondo del cinema. A seguito della sua proposta di realizzare un Festival del Film di São Paulo, venne mandato in Europa per studiare l'organizzazione di festival, come quello di Berlino, Cannes, Locarno, Venezia. Trovandosi a Parigi, come secondo segretario d’ambasciata, conobbe Sacha Gordine e gli presentò il libretto di Orfeu da Conceição scritto più di 10 anni prima, e cominciò a concepire l'idea di un Orfeo nero.
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• In occasione del quarto centenario della città di São Paulo, il libretto di Orfeu da Conceição ottenne il primo premio del concorso per il Teatro. Tom Jobim compose parecchie canzoni per questa commedia. Poi Vinícius fece rappresentare Orfeu da Conceição al teatro municipale di Rio nel 1956, mentre il progetto del film Orfeu Negro, prodotto da Sacha Gordine e diretto da Marcel Camus, venne realizzato e vinse, nel 1959, la Palma d’Oro al Festival di Cannes e, nel 1960, il Premio Oscar come miglior film straniero.
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• A partire dal 1958, fu la musica ad imporsi definitivamente nella vita del poeta con l’uscita dell'album Canção do amor demais, in cui Elizeth Cardoso interpretava tredici canzoni del duo Tom Jobim e Vinícius de Moraes. Era presente anche la chitarra di João Gilberto nelle ultime due tracce. Il ritmo, che accompagnava le composizioni del duo, fece conoscere e diffondere in tutto il mondo una nuova forma musicale, la Bossa Nova.
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• Nel corso degli anni ‘60, Vinícius collaborò con molti altri musicisti brasiliani, già conosciuti o sulla strada per diventarlo, come: Tom Jobim, Baden Powell, Chico Buarque, Edu Lobo, Carlos Lyra, e soprattutto Toquinho (il suo partner più duraturo e suo miglior amico).
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• La produzione poetica di Vinícius subì un lieve calo rispetto alla sua discografia. Segnaliamo comunque: O mergulhador (1968), A arca de Noé (1970), inoltre nel 2008 apparve a titolo postumo: Poemas esparsos che raggruppa un gran numero di poesie inedite composte tra il 1930 e il 1970.
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• Avendo il regime militare inasprito le leggi sulla censura, egli dovette rinunciare alle sue funzioni diplomatiche a partire dal 1968.
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• Morì, vittima di un edema polmonare, il 9 luglio 1980, nella sua casa di Gavea (Rio de Janeiro) assistito dall’amico Toquinho e dall’ultima moglie Gilda de Queirós Mattoso.
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