• Augusto crebbe dunque nel latifondo di famiglia e, nei suoi primi mesi di vita, venne allattato dalla nutrice Guilherma, una schiava nera, con la quale avrebbe sempre mantenuto una grande amicizia. Imparò a leggere e a scrivere dal padre che dedicò gran parte del suo tempo ad organizzare per i suoi figli corsi di cultura generale, di diritto e di catechismo.
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• Nel 1900, senza dover lasciare la casa di famiglia, s'iscrisse in regime di «exame vago» al Liceo Paraibano de João Pessoa, città situata nel punto più orientale del Brasile. Avrebbe proseguito tutti i suoi studi superiori fino al 1908, sotto questo regime, che consentiva la presenza facoltativa ai corsi, ma con l’obbligo di presenziare agli esami e a tutte le prove, scritte e orali, previste per le materie dei corsi.
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• La parte essenziale della sua formazione intellettuale ebbe perciò luogo nell’engenho Pau d'Arco. Augusto poté attingere alla ricca biblioteca del padre, uomo di grande erudizione, assai famoso per la sua conoscenza delle opere di autori classici e dei più influenti pensatori della sua epoca, come Herbert Spencer e Karl Marx. Parimenti, Augusto fu influenzato dal positivismo di Auguste Comte, dal naturalismo e dall’evoluzionismo di Charles Darwin, dal monismo materialista di Ernst Haeckel e dalla filosofia di Arthur Schopenhauer.
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• A João Pessoa, Augusto cominciò a farsi conoscere come poeta, vedendo pubblicato sull'Almanaque do Estado da Paraíba, la poesia "Saudade" in forma di sonetto, la composizione poetica in cui egli primeggiava. Prese a frequentare l’ambiente intellettuale di questa città, e l'anno successivo, il giornale «O Comércio» pubblicò la poesia “Abandonada”. La sua collaborazione con questo giornale proseguì per alcuni anni, dando alle stampe altre poesie e testi in prosa. Avendo completato gli studi liceali, si trasferì a Recife per iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza, ove fece la conoscenza e si legò d’amicizia con Órris Soares, che si sarebbe rivelato una figura chiave nella riscoperta della sua opera.
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• Suo padre morì nel 1905 e, la settimana successiva, egli pubblicò i tre sonetti: “A meu pai doente; A meu pai morto; A meu pai depois de morto” dedicati alla sua memoria. L'anno seguente, comparvero, ancora su «O Comércio» altre tre tra le sue più celebri poesie: “Queixas Nocturnas”, “Poemas Negros” e “Versos Íntimos”. Esordì poi con la sua «Crônica Paudarquense» ove scrisse articoli di denuncia della corruzione, degli illeciti, dell’ingiustizia, dell'esclusione sociale e delle persecuzioni nel suo paese - intentò anche due vertenze
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• 1907/1909 - Dopo aver concluso gli studi di diritto, fece ritorno a João Pessoa, ove tenne corsi privati; successivamente, fu nominato professore di letteratura ad interim presso il Liceo Paraibano. Iniziò in quel periodo a collaborare con i giornali «Nonevar» e «A União» e con la rivista «Terra Natal». Nel 1908, Aprígio Pessoa de Melo, patrigno di sua madre e patriarca della famiglia, morì, lasciando l'"engenho" in una grave situazione finanziaria. Nel Teatro Santa Rosa, Augusto pronunciò un discorso in occasione delle celebrazioni del 13 maggio (Abolizione della Schiavitù), che impressionò il pubblico per il suo lessico enigmatico e oscuro.
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• Sposò Ester Fialho. insegnante, nel 1910. Subito dopo, lasciò l’incarico al Liceo Paraibano, a causa dell’intransigenza del governatore João Machado (che era stato appoggiato dalla sua famiglia), che gli aveva negato la possibilità di un’aspettativa non retribuita, per potersi recare a Rio de Janeiro, con garanzia di mantenimento del suo incarico al ritorno. Nella speranza di un riconoscimento letterario, s’imbarcò con la moglie sul mercantile Acre, giungendo alla capitale in ottobre: si stabilì sull’Avenida Central. In quell’anno la sua famiglia vendette l’Engenho Pau d'Arco.
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• 1911 – il 2 febbraio, sua moglie partorì al settimo mese di gravidanza un bimbo nato morto. Augusto esercitò come insegnante interinale di Geografia presso la Scuola Normale e presso il Colégio Pedro II, a condizioni economiche insoddisfacenti.
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• Due piccole curiosità biografiche:
– Nelle sue poesie vi è un’immagine ricorrente, quella di un albero di tamarindo, che esiste ancor oggi nel luogo della sua infanzia.
– Il suo amico Órris Soares racconta che Augusto aveva l’abitudine di comporre dapprima solo mentalmente, gesticolando e recitando i versi in maniera teatrale, e che solo in un secondo tempo trascriveva la sua poesia sulla carta.
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• 1912 – Iniziò a collaborare con il giornale «O Estado» e diede alle stampe il suo unico libro: “EU”, che finanziò personalmente, con il supporto del fratello Odilon, per un ammontare di 550 000 réis e una prima tiratura di 1000 copie. Il libro, per la sua singolarità, colpì fortemente la critica, che si divise tra l'entusiasmo e l’avversione. Il 12 giugno, nacque sua figlia Glória,
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• e l'anno successivo venne alla luce suo figlio Guillherme.
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• 1914 – il 1° luglio, fu nominato direttore del «Grupo Escolar Ribeiro Junqueira», a Leopoldina, nel Minas Gerais, ove si stabilì il 22 di quello stesso mese. Il 30 ottobre, si ammalò e il 12 novembre morì di polmonite.
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• 1920 – Con l’organizzazione e la prefazione del suo amico Órris Soares, la 2ª edizione di “Eu”, accresciuta da una sezione «Outras poesias» di poesie postume, fu pubblicata dalla Imprensa Oficial do Estado da Paraíba.
L'opera uscì in un momento di transizione letteraria, poco prima dell’affermazione modernista del 1922, ed è rappresentativa dello spirito sincretico prevalente in quell’epoca: Parnassiana, per certi aspetti e Simbolista, per altri. Pressoché ignorato ai suoi esordi, sia dal pubblico che dalla critica, questo libro, che canta la dissoluzione della carne e i limiti dell’essere umano, raggiunse la notorietà grazie all’impegno di Órris Soares.
La metrica rigorosa, la cadenza musicale, le allitterazioni e le rime preziose dei versi si sposavano ad un vocabolario insolito tratto dal lessico scientifico e fecero di «EU» – regolarmente riedito e accresciuto con il titolo di «Eu e Outras Poesias» – un libro della massima qualità formale e di profonda originalità.
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• Infine nel 1928, sempre per iniziativa di Órris Soares, uscì la terza edizione, edita dalla «Livraria Castilho», di Rio de Janeiro, con un successo di pubblico e di critica straordinario.
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