• Già nei suoi anni di studi, scrisse per diverse riviste, tra cui: Seara Nova, Cadernos do Meia-Dia e Vetrice, e iniziò un’attività di ricerca nell’ambito della letteratura, della linguistica e della storia della letteratura del XVI secolo portoghese, con particolare attenzione alla poesia di Camões. Nel 1958, pubblicò il suo primo libro «Em Cada Pedra Um Voo Imóvel» (opera costituita da brevi testi drammatici e da poesie in prosa). Quest’opera le valse il premio Adolfo Casais Monteiro.
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• A partire dal 1959, con un gruppo di amici, tra i quali Luiza Neto Jorge e Gastão Cruz, fece risorgere il Circulo Teatro della Facoltà di Lettere di Lisbona, che non era più in attività.
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• Nel 1961, allo scoppio della guerra in Angola, cominciarono a uscire gli opuscoli di Poesia 61, fascicoli senza ordine preciso che riunivano cinque giovani poeti: Fiama Hasse Pais Brandao, Luiza Neto Jorge, Maria Teresa Horta, Casimiro de Brito e Gastão Cruz. Fiama vi pubblicò Morfismos, opera in cui privilegiava, nella sua opacità, l'espressione in una lingua purificata e non discorsiva. In ambito teatrale, scrisse un pezzo in tre atti: Os Chapéus de chuva, per il quale avrebbe ricevuto il premio «Revelação de Teatro»
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• Partecipò al movimento di protesta e di rivendicazione «Crise académica de 62». E l’11 maggio, fu arrestata dalla PSP nella Mensa Universitaria di Lisbona, dove 1200 studenti erano in sciopero.
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• Nel 1962, nell’ambito del Circulo Teatro, ella tradusse "Il Teatro e il suo doppio" di Antonin Artaud. Due anni dopo, Fiama seguì uno stage di sceneggiatura al Teatro Experimental de Porto, e nel 1965, con Luiza Neto Jorge, Gastão Cruz e pochi altri, fondò il «Grupo de Teatro de Letras».
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• Il carattere militante dei suoi pezzi teatrali fece sì che molti di loro vennero censurati dalla PIDE: O Testamento è vietato nel 1963; O Museu nel 1965; A Campanha, O Golpe de Estado e Auto da Família nel 1965; Quem Move as árvores nel 1970.
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• È in questo contesto che Fiama pubblicò nel 1967, la raccolta di poesie Barcas Novas, basata sul poema medievale di João Zorro. L'intensità della sua voce poetica, il suo rigore, la qualità formale senza compromessi, sono qui immediatamente evidenti. In Barcas Novas, il lettore attento percepisce l'allusione alla guerra coloniale.
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• Fiama Brandão, che fin dall’adolescenza apprezzava l’opera di José Régio e assisteva ai seminari di teatro di Adolfo Gutkin, presso la fondazione Calouste Gulbenkian, fondò nel 1974 insieme con il poeta e drammaturgo Gastão Cruz (suo primo marito, da cui ebbe due figli) il «Grupo Teatro Hoje» di Lisbona. Ella ne fu la prima sceneggiatrice con l’opera teatrale “Mariana Pineda” di Federico García Lorca. Altre ne sarebbero seguite, in particolare commedie di Čechov e Bertolt Brecht da lei tradotte.
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• L'opera poetica di Fiama, che abbracciò circa mezzo secolo, è vasta e vi si possono individuare due fasi ben distinte.
La prima fase si manifestò con la pubblicazione di Morfismos (1961) e comprendeva, tra gli altri, libri come Matéria (1960-1965) o Era (1974), caratterizzati da uno stile molto formale, da una scrittura impersonale, che rifiutava qualsiasi elemento autobiografico, e da testi ermetici. La sua poesia era innovativa, concreta, spaziale; vi si celebrava il predominio di immagine e parola sugli effetti soggettivi a esse collegati.
La seconda fase comprendeva libri come Área Branca (1978) o Cenas Vivas (2000) e aveva un carattere più discorsivo, con versi più semplici, metafore più chiare e una costruzione poetica prossima alla prosa. In essa era sempre presente una profonda riflessione sull’essere umano e sul suo agire.
Tutta l’opera di Fiama è pervasa da una rivendicazione universale di giustizia, in opposizione a ogni sistema totalitario. Attraverso la creazione letteraria, l'autrice espresse, con un linguaggio sempre più espressivo, il proprio impegno politico e sociale. Impegno che, tuttavia, non si estrinsecò mai nello stile panflettistico molto in voga nella produzione neorealista dell'epoca.
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• Per qualche decennio, parallelamente alla sua attività letteraria, in cui ella mantenne una relazione costante tra teatro e poesia, Fiama lavorò come bibliotecaria e archivista presso il Centro di Studi Linguistici dell'Università di Lisbona.
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• Con la pubblicazione di Obra Breve (1991), Fiama intraprese la riorganizzazione di tutte le sue opere poetiche. Fu negli anni ’90 che si sposò con carlos Veiga Ferreira, suo secondo marito.
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• Fiama Brandão - affetta dal morbo di Parkinson - morì in una clinica-casa di riposo ad Algés, presso Lisbona, il 19 gennaio 2007.
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