• La madre, Teresa de Jesus, giocò un ruolo importante nell'educazione dei suoi figli, David e Jaime, di tre anni più giovane, avendo insegnato loro a leggere. Riportiamo quanto racconta David Ferreira, figlio di David, che apprese, come il padre, a leggere dalla nonna: «Mio zio Jaime era un tipo piuttosto scriteriato. Non riuscì mai a tenersi un posto di lavoro. A questo proposito, mia nonna aveva una decisa preferenza per lui o più probabilmente si rendeva conto che questo nipote aveva più bisogno di lei – il che ingelosiva mio padre. I due erano spesso in conflitto, litigavano per ogni cosa. Malgrado ciò, si volevano molto bene. David, d’altra parte, scrisse numerosi testi su alcuni giornaletti illustrati da suo fratello [...]» «È straordinario che, malgrado questa relazione con la madre, egli abbia fatto delle donne un elemento essenziale della sua opera poetica. Mio padre era un conquistatore non maschilista. Maria Teresa Horta, una delle sue buone amiche soleva ripetere: È cosa rara una poesia erotica maschile così poco maschilista e aggressiva nei confronti delle donne.»
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• Cresciuto in un contesto famigliare di dissidenza, David cominciò, molto presto, a frequentare personalità democratiche e repubblicane. Alla sua educazione contribuirono oppositori del regime e persone con agganci all’estero. In particolare strinse amicizia, al Collegio Moderno, con João Soares, padre del futuro presidente Mário Soares. Questo tipo di educazione stimolò le sue prime attività letterarie e fece di lui un «innamorato della libertà».
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• In uno scritto del 1973, ripreso da Os Ócios do Ofício (1989) David confidava: «Sono nato e cresciuto in una casa dove c’erano molti libri francesi, [...] dove i valori della Francia – tanto di ordine culturale quanto di ordine politico – erano oggetto di un culto molto vivo. Ho imparato a rispettare, praticamente nel medesimo tempo, e prima ancora di conoscere le loro opere, i nomi di Ronsard e di Camões, di Flaubert e di Eça de Queirós, di Edouard Herriot o di Aristide Briand e di alcuni politici portoghesi della Prima Repubblica.»
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• 1942 - 1945: Durante i suoi anni di liceo al collegio Moderno, David scrisse articoli per il giornale scolastico e organizzò eventi culturali, quali la lettura di testi d'autori portoghesi e nel 1945 pubblicò le sue prime poesie sulla rivista di Raul Proença “Seara Nova”. Successivamente si iscrisse alla Facoltà di Lettere a Lisbona e collaborò con il MUD Juvenil (Movimento Universitario Democratico), dove fece la conoscenza di José Régio e di António Manuel Couto Viana.
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• David si recò a Parigi nel 1948 per seguire un corso per stranieri e, al suo ritorno in Portogallo, cominciò a lavorare come attore e autore per il Teatro Estúdio do Salitre, dove interpretò alcuni ruoli del repertorio classico italiano diretto da Gino Saviotti. In questo periodo pubblicò anche un saggio su Frei Luís de Sousa d'Almeida Garrett.
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• È nell’anno 1950 che intraprese ufficialmente la carriera poetica con la pubblicazione della sua prima raccolta di poesie: A secreta Viagem, e con la nascita della rivista: Távola Redonda, uno dei periodici letterari portoghesi più rilevanti di quegli anni, di cui fu condirettore con Manuel Couto Viana e Luiz de Macedo (fino al 1954).
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• Si laureò l’anno seguente in filologia romanza presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona. Poi dovette partire per Porto Alegra per prestare il servizio militare. Non smise di frequentare quotidianamente il suo amico e mentore José Régio, che David considerò sempre uno dei più grandi poeti del suo tempo.
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• Nel 1953, David cominciò ad insegnare alle scuole secondarie e si sposò con Maria Eulália Barbosa de Carvalho con cui ebbe due figli, David João (1954) e Adélaide Constança (1957). In quello stesso anno gli venne presentata Amália Rodrigues e iniziò a scrivere testi di fado per lei: «Ma che sordi e rabbiosi borbottii si levarono tra gli avversari letterari e politici, quando cominciai a scrivere dei versi perché Amalia li cantasse!» ci racconta il poeta. Da questo fortunato incontro, che sarebbe divenuto un incontro a tre quando a loro si unì il compositore franco-portoghese Alain Oulman – considerato il principale responsabile del profondo cambiamento intervenuto nella musica cantata da Amália – prese vita nel 1962 l'album “O Busto”: uno dei migliori album di fado di tutti i tempi.
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• Nel 1955 Amália divenne una celebrità, interpretando la parte di "Amália" nel film Les Amants du Tage di Henri Verneuil, e cantando “Barco Negro e Solidão” (Canção do Mar), parole di David Mourão-Ferreira
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• Dopo essere stato critico letterario per il “Diário Popular” fino al 1957, David divenne assistente aggiunto di Vitorino Nemésio alla Facoltà di Lettere di Lisbona e tenne un corso di teoria letteraria e di letteratura portoghese fino al 1963. Si impegnò politicamente, partecipando nel 1958 alla campagna del generale Humberto Delgado, oppositore del regime.
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• David visse gran parte della sua esistenza sotto un regime dittatoriale che trascinava con sé ogni genere di preconcetti e chiusure: nazionalismo, intolleranza, ecc. Ma l’educazione paterna, orientata verso i valori dell’universalità e verso la conoscenza delle culture e delle lingue straniere, fecero di lui un antagonista dello Stato Nuovo, e David ebbe, fino al 1974 (Rivoluzione dei Garofani), frequenti contrasti con le autorità dell’epoca. E fu per ragioni politiche che nel 1963 il suo contratto con l'Università venne rescisso. Da allora insegnò letteratura portoghese e cultura francese all’Instituto Superior de Linguas e Administração. David, che parlava correntemente spagnolo, francese, italiano, leggeva l’inglese, e aveva le nozioni di base di tedesco, latino, greco – aveva una profonda conoscenza della letteratura francese, da Chrétien de Troyes a Roland Barthes passando per Valery Larbaud, autore al quale assomiglia e che egli ammirava per il suo stile di vita, che univa dilettantismo ed erudizione, per la sua inclinazione per i viaggi e la sua passione per l’Italia, la Spagna e naturalmente il Portogallo. In sintonia con Barnabooth, il personaggio di Larbaud, egli avrebbe potuto pronunciare questa frase «Io sono un grande patriota cosmopolita».
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• 1964 Cominciò le sue prime trasmissioni letterarie radiotelevisive «Música e Poesia» e «Hospital das Letras» alla RTP (ufficialmente, Emissora Nacional de Radiodifusão), ma vennero sospese nel 1965 per ragioni politiche. Viaggiò in Germania, in Belgio, poi in Italia e in Grecia.
• 1966 Si sposò in seconde nozze con Maria do Pilar de Jesus Barata.
• 1969 Debuttò con la sua trasmissione «Imagens da Poesia Europeia», alla RTP, che sarebbe durata fino al 1974.
• 1970 Fu professore ospite all’Università di Lisbona, dove tenne un corso di Teoria letteraria.
• 1972 Viaggi in Inghilterra e nei paesi nordici, poi in Brasile.
• 1973 Viaggi in Russia e Georgia.
25 aprile 1974: Rivoluzione dei Garofani. Fine della dittatura.
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• 1974 Nominato direttore del giornale “A Capital”. Viaggi in Polonia, Venezuela e Canada.
• 1975 Nominato direttore aggiunto del giornale “O Dia”.
• 1976 Nominato segretario di Stato alla Cultura nel sesto governo provvisorio e nel primo governo costituzionale, da luglio 1976 a gennaio 1978.
• 1979 Viaggi in Africa, in Estremo Oriente e negli Stati Uniti.
• 1981 Nominato direttore del Servizio delle Biblioteche Itineranti della Fondazione Calouste Gulbenkian, esordì con una nuova trasmissione letteraria «O Dom de Contar» alla RTP.
• 1984 Nominato direttore del “Boletim Cultural” della Gulbenkian e della rivista “Colóquio-Letras”. Fu vicepresidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari e dell’Associazione Portoghese degli Scrittori. Viaggio in Senegal.
• 1994 Pubblicò l’ultima raccolta di poesie Música de cama (Musica da camera), un’antologia erotica.
Alla domanda se David Mourão-Ferreira sia stato un poeta d’amore, suo figlio afferma «L'opera di mio padre va molto al di là di questo. È "um cliché merdoso", tipico di chi non l’ha mai letto».
Poeta, romanziere, novelliere, narratore, drammaturgo, professore, saggista, cronista, traduttore e critico letterario, David Mourão-Ferreira ha celebrato l’amore, l'erotismo e il corpo, sia nella vita che attraverso le parole, poiché era posseduto, come egli stesso soleva dire, dall’«ofício de escreviver»: aveva bisogno di vivere per scrivere e di scrivere per vivere.
• Nel 1996, David Mourão-Ferreira si spense in seguito ad un’insufficienza cardiaca, all’età di 69 anni. Riposa nel Cemitério dos Prazeres (Lisboa).
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