• I suoi genitori si separarono, quando Hilda aveva solo due anni. Sua madre, Hilda e il fratellastro Ruy, nato da un precedente matrimonio, si trasferirono sulla costa, nella città di Santos. Suo padre, che soffriva sin dagli anni della giovinezza di schizofrenia paranoide, dovette essere internato in un ospedale psichiatrico a Campinas. Aveva allora 35 anni e fino alla sua morte avrebbe trascorso lunghi periodi di ricovero in manicomi. Così Hilda e suo padre ebbero solo rare occasioni per frequentarsi.
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• Per tutta la vita, Hilda sarebbe stata ossessionata dalla malattia del padre, che la impauriva e l’affascinava ad un tempo. Durante un’intervista, ella affermò: Quase todo o meu trabalho está ligado a ele porque eu quis. Eu pude fazer toda a minha obra através dele. (Quasi tutto il mio lavoro ha a che fare con lui, perché così io ho voluto. Ho potuto realizzare tutta la mia opera attraverso di lui). Nel 1946, la scrittrice ancora adolescente, passò alcuni giorni nella fazenda paterna, presso Jaú, e annotò queste parole: "Só três noites de amor, só três noites de amor", (...) sim, o pai a confundia com a mãe, a confundia, sim? (“Solo tre notti d’amore, solo tre notti d’amore", (...) sì, il padre la confondeva con sua madre, la confondeva, sì?). Hilda affermò anche di non aver voluto figli, per non trasmettere la follia del padre ai suoi discendenti. Ella non ebbe mai timore di affermare di essere "a perfeita edipiana" (la perfetta edipica) e di aver cercato in tutti gli uomini suo padre.
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• Hilda frequentò le scuole primarie e secondarie presso il Collegio Santa Marcelina a São Paulo, come alunna interna, e fu nel 1937 che sua madre le rivelò la malattia di suo padre, Apolônio. Studentessa brillante, ella si iscrisse nel 1948, alla facoltà di Giurisprudenza di Largo São Francisco di São Paulo. E l’anno seguente, in una sala da tè in cui si rendeva omaggio a Cecília Mereles, incontrò la scrittrice Lygia Fagundes Telles con la quale avrebbe stretto una profonda amicizia che durò per tutta la vita.
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• Nel 1950, pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Preságio, attirando l'attenzione della stampa specializzata, e l’anno successivo uscì Balada de Alzira. È in quel periodo che Hilda fu nominata tutrice di suo padre, si laureò in Legge e venne assunta in uno studio di avvocati di São Paulo; tuttavia un anno più tardi, nel 1954, diede le dimissioni per motivi di incompatibilità assoluta con la professione, e soprattutto per dedicarsi completamente alla letteratura.
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• Nel decennio tra il ’55 e il ‘65 ella viaggiò per l’Europa con alcune amiche, soggiornò per sei mesi a Parigi, visitò il sud della Francia, proseguì per Roma, Atene fino a Creta. Fece anche un viaggio a New York. Pubblicò numerose raccolte poetiche e nel 1962 ricevette il Premio Pen Clube di São Paulo. L’amico poeta Carlos Maria de Araújo le regalò il libro Testamento a El Greco di Nikos Kazantzakis, nel quale viene difesa l’idea che è indispensabile isolarsi dalla vita sociale per poter accedere a una conoscenza più profonda dell’essere umano. Questa lettura avrebbe influenzato ciclicamente la vita di Hilda.
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• Nel 1963 incontrò lo scultore Dante Casarini e qualche tempo dopo, andò a vivere con lui nella Fazenda São José, proprietà di sua madre nei dintorni di Campinas, e qui fece costruire su di un terreno occupato da un enorme albero di fico, la Casa do Sol che diventò la sua dimora e lo sarebbe stata fino alla fine dei suoi giorni. Tuttavia Hilda non vi si isolò. La Casa do Sol costituì nel corso degli anni ‘70, '80 un punto d’incontro per artisti, giornalisti e ricercatori.
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• Nel 1966 morì suo padre. Hilda fece riunire le sue poesie del periodo 1959-67 nel volume Poesia e si dedicò alla stesura di tutta una serie di pezzi teatrali. Al termine del 1968, si sposò con Dante Casarini. Incontrò e ospitò, per lunghi periodi alla Casa do Sol, gli scrittori Caio Fernando Abreu e Jose Luís Mora Fuentes. Sulla spiaggia di Massaguaça, fece costruire la Casa da Lua, dove trascorse qualche estate. Ella concluse la sua drammaturgia nel 1969 con A morte do patriarca, e l’anno seguente, scrisse il suo primo libro di narrativa: Fluxo-Floema. Si cimentò in uno stile sperimentale, mescolanza di sacro, profano e osceno, anarchia di generi: l'opera venne accolta positivamente dalla critica.
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• Nel 1971 perse anche sua madre. Due anni dopo, la lettura del libro “Telefono per l’Aldilà” del ricercatore svedese Friedrich Juergenson la indusse a intraprendere un esperimento che sarebbe durato 7 anni: Hilda si dedicò alla registrazione, attraverso onde radiofoniche, di voci che, a suo dire, appartenevano a persone defunte.
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• Nel 1982, pubblicò A obscena Senhora D, lungo monologo di Hillé o Signora D, che decide di vivere in un sottoscala della sua casa. Hilda afferma che "la vita consiste nel dare ascolto al corpo, alle viscere, respirare, vedere, senza mai comprendere." Questa opera venne adattata a pezzo teatrale nel 1994, a Rio de Janeiro.
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• Ella divorziò da Dante Casarini nell’aprile del 1985, ma lo scultore continuò a vivere nella Casa do Sol fino al 1991. In quell’anno, Hilda diede alle stampe la raccolta poetica Alcoólicas insieme alla trilogia erotica che scandalizzò la critica ma che la rese famosa in ambito internazionale: O Caderno Rosa de Lory Lamby; Contos D'Escárnio / Textos Grotescos; Cartas de um sedutor.
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• Nel 1992, il caporedattore di “Caderno C” le offrì un posto di cronista letteraria, attività che avrebbe svolto fino al 1995. Le sue opere erotiche sono state tradotte in italiano e in francese. All’inizio del nuovo millennio, l'insieme dei suoi pezzi teatrali ancora inediti è stato riunito in un volume Teatro Reunido. E la sua trilogia erotica venne adattata per il teatro e messa in scena a São Paulo e Rio de Janeiro.
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• Ricoverata all'Hospital das Clínicas da Unicamp, il 1° gennaio 2004, in seguito a una caduta con conseguente frattura del femore, Hilda spirò il 4 di febbraio, a causa di una setticemia generalizzata. Venne seppellita, il giorno stesso, nel Cimitero delle Aléias a Campinas.
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• Oggi, la Casa do Sol rimane un luogo dedicato alla creatività intellettuale. Ospita l' Institut Hilda Hilst (IHH), aperto a manifestazioni artistiche e rappresentazioni teatrali.
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