• Il suo interesse per la poesia risale all’adolescenza. Le sue prime letture, a 14 anni, sono dedicate a Oswald de Andrade, e successivamente scopre Ferreira Gullar, che avrebbe suscitato su di lui una grande influenza, e ancora Drummond de Andrade, Manuel Bandeira e soprattutto Ruy Espinheira Filho. Al termine degli studi secondari, Narlan s'iscrive all'Università federale di Bahia, dove si sarebbe laureato in Lingua e Letteratura inglese. In questo periodo viene a contatto con il Tropicalismo (o Tropicália) di Rogério Duarte, movimento culturale apparso in Brasile nel 1967, in seguito al colpo di Stato del 1964, che diede origine alla dittatura militare - e si appassiona all’opera di Waly Salomão, poeta della contro-cultura, nato a Jequié (a una sessantina di km da Itaquara), una località molto importante per la scena culturale di Bahia negli anni ‘60.
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• Nel 1997, a 21 anni, pubblica la sua prima raccolta di poesie, Senhoras e senhores: o amanhecer che riceve il Premio Braskem della Fundação Casa de Jorge Amado, e suscita l’apprezzamento di poeti come Ledo Ivo, Jorge Amado e Thiago de Mello.
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• Nel 1998, fa la conoscenza di Waly Salomão col quale realizza alcuni recital di poesia. Questi diventa suo amico, mentore e mecenate e gli presenta il disegnatore tropicalista Rogério Duarte. Negli anni seguenti, partecipa o organizza vari festival e incontri, tra cui la visita ufficiale dell'Unione degli scrittori sloveni in Brasile (2000) e viene invitato a rappresentare il Brasile al Festival internazionale di Letteratura "Autunno Poetico" a Druskininkai, in Lituania (2000) - Nel 2001 dà alle stampe il suo secondo volume poetico No Acampamento das Sombras che riceve il Premio Xerox di letteratura brasiliana - e viene invitato di nuovo a rappresentare il Brasile, in occasione del Festival di Vilenica in Slovenia (2002), poi al Festival Gérard Manley Hopkins in Irlanda (2002) e all’Incontro internazionale dei Giovani Scrittori dell'UNESCO in Slovacchia (2003). In questi anni d’intensa attività, prende parte a recital di poesia e a conferenze negli Stati Uniti, tra cui ricordiamo quelli in Iowa, a Washington, nell'università di Berkeley (San Francisco) e in quella del Nuovo Messico (Albuquerque).
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• Nel 2004 si trasferisce definitivamente negli Stati Uniti ed entra in contatto con poeti della generazione beatnik come Lawrence Ferlinghetti e Robert Creeley, che eserciteranno una forte influenza sulla sua scrittura, con lo sloveno Tomaz Salamun e il russo Evgenij Evtušenko. Nel 2006, dopo aver conseguito la libera docenza in spagnolo e portoghese, si dedica all’insegnamento presso l’Università del Nuovo Messico ad Albuquerque. L'anno successivo, riceve il Premio Paul W. Borgeson (università dell'Illinois a Urbana Champaign) per la sua poesia Elegia ao Novo Mundo che, nel 2012, sarà pubblicata in un volume con altre poesie.
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• A partire dal 2008, l’autore inizia una proficua e intensa corrispondenza con Noam Chomsky, il celebre linguista americano, e sapendo della reciproca ammirazione tra Ferlinghetti e Chomsky, li fa incontrare; grazie alla sua mediazione tra i due intelletuali s’instaura a sua volta una fitta corrispondenza.
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• Nel 2012, consegue un dottorato dell'università dell'Illinois a Urbana Champaign con la tesi: Inventory of Chaos: Rogério Duarte, Tropicália and Postmodernity. Negli anni seguenti partecipa a numerosi festival di poesia: per la seconda volta a Druskininkai, in Lituania, poi a Sodermalm, in Svezia e infine alla Fiera del Libro di Francoforte, in Germania. È il primo poeta brasiliano membro dell'associazione Japanease Universal Poets di Kyoto.
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• Nel 2017, Narlan organizza e coordina la prima delegazione di poeti americani a Cuba. In occasione del suo soggiorno, concede un’intervista al giornale «Cubarte», di cui riportiamo alcuni stralci che rivelano molto di Narlan Matos :
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• ... Venire a Cuba era il sogno di mio padre. Io sono cresciuto in Brasile e mio padre amava i bolero cubani, non saprei dire come mai, perché siamo così lontani. Ma quei boleri degli anni ’40 e ‘50 erano molto popolari da noi, e io sono cresciuto sentendo parlare di questa isola, ascoltando la sua musica ... Mio padre è morto nel 2009, io ho realizzato il suo sogno ... I poeti cubani che mi hanno maggiormente influenzato sono José Martí e Nicolás Guillén ... non conosco un altro paese dove un poeta sia tanto amato quanto i cubano amano Martí. Le persone lo conoscono, lo portano nel cuore, sulla pelle, in testa credo che solo nell’antica Grecia si sarebbe potuto verificare qualcosa del genere ;... Tutti quelli che mi hanno accompagnato in questo viaggio si sono innamorati dell’Avana ... portano con sé una bellissima immagine dell'isola ... stiamo vivendo un’epoca d’odio, di separazioni, di rifugiati ; stiamo vivendo un momento storico in cui convergono molti problemi d’importanza vitale ... tra i quali forse il più drammatico è il cambiamento climatico, che io penso sia una follia climatica, perché questo pianeta è la nostra unica casa, la sola che abbiamo, non sappiamo dove altro andare ... io credo che la poesia oggi sia la sola cosa che può salvarci dall’abisso, dalla mancanza d’amore, di comunicazione, di compassione, di clemenza, di tolleranza ... la poesia è in grado di insegnare molte cose ... non occorre che i tuoi amici la pensino come te per essere tuoi amici, vanno rispettate le differenze, ovunque sul pianeta ...
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• Narlan Matos insegna attualmente all'università George Washington a Washington DC, dove risiede con la moglie, la ricercatrice Krista Anderson Teixeira, e il figlio Yannik, nato nel 2017.
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