• Ana scrisse poesie sin dall’età di cinque anni e portava ovunque con sé quaderni che ne traboccavano. Il suo apprezzamento per la poesia, sembra le sia stato trasmesso da sua madre che, quando cucinava, le recitava delle poesie. E da sua zia, Manuela Amaral, che ne componeva.
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• Ana aveva nove anni, quando la sua famiglia si trasferì: «... Per ragioni indipendenti dalla sua volontà, lasciò Sintra (a ovest di Lisbona) per Leça da Palmeira (nel nord del Portogallo) ed ebbe a soffrire molto per l’assurdità delle controversie tra il nord e il sud del paese.» racconta ella stessa in una nota autobiografica del 1998.
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• Tra i dieci e i sedici anni, frequentò un istituto di suore spagnole e qui divenne il bersaglio di crudeli angherie da parte delle compagne, che la esasperarono con il gioco di "mata a lisboeta (ammazza la lisbonese)”.
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• Più tardi, verso la fine dei suoi anni di collegio, nel 1978, Ana simpatizzò con l'UDP (Unione Democratica Populare), partito politico portoghese di tendenza marxista-leninista, fondato nel dicembre del 1974, e che sarebbe stato assorbito con altre formazioni nel Blocco di Sinistra nel 1999).
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• Quando fu il momento di scegliere il proprio orientamento universitario, spinta dall’influenza del padre, che considerava gli studi di letterature romanze troppo sovversivi preferendo i corsi di germanistica, ella scelse questi ultimi iscrivendosi all'università di Porto. Ma durante i primi tre anni, si dedicò unicamente allo studio dell’inglese. Nel 1986, conseguito il suo diploma, iniziò a insegnare al liceo.
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• Nel corso degli anni ‘80, Ana, dopo alcuni viaggi occasionali in Inghilterra, sposò Joaquim Ribeiro ed ebbe una figlia, Rita, verso cui ebbe sempre un legame affettivo molto forte (è uno dei rari personaggi reali, insieme a suo padre, ad essere sovente citato nelle sue poesie). Il matrimonio invece non fu felice e dopo pochi anni la coppia divorziò.
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• Il suo primo libro di versi: Minha senhora de quê comparve nel 1990, quando l’autrice aveva 33 anni. Questa prima raccolta si ricollegava a quella pubblicata da Maria Teresa Horta: “Minha senhora de mim”, e, con quello, diede forma a una poetica, in cui la donna prende non soltanto possesso di ciò che osserva, ma assume anche il potere di decidere della propria vita, di sé stessa, in quanto «signora» e «padrona» (Damas e Donas de si), concentrandosi su un discorso avulso dall'oppressione patriarcale.
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• Ana che a partire dai 9 anni risiedette a Leça da Palmeira e vi rimase fino alla sua morte, soggiornò a lungo negli Stati Uniti tra il 1991 e il 1992.
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• Parallelamente al suo lavoro, ella proseguì gli studi universitari e si preparò per il suo dottorato di ricerca. Fu grazie a Maria Irene Ramalho, la sua relatrice di tesi a Coimbra che le regalò un libro, che fece la scoperta di Emily Dickinson, che sarebbe stata l’oggetto della sua tesi di dottorato: Emily Dickinson: uma poética de excesso, al posto del suo progetto iniziale incentrato su Sylvia Plath, Anne Sexton e Elizabeth Jennings; avrebbe conseguito il dottorato nel 1996.
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• Emily Dickinson, di cui avrebbe tradotto l’opera poetica, esercitò una forte influenza su Ana, come ella stessa dichiarò, nel corso di un’intervista: «...Poco fa abbiamo parlato di sovversione. Il mondo sotterraneo è fondamentale nella poesia di Dickinson. [...] Che cosa è cambiato in me? Io penso di essermi scoperta, di essermi rivelata a me stessa. Dickinson mi ha obbligata a percepirmi in un’altra maniera. [...] Di lei non sappiamo molto. E lo sappiamo tramite le sue lettere. Ma queste lettere sono poesia e tutto torna, alla fine. La sovversione ha cominciato ad assumere un’importanza sempre più grande in me.»
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• Dopo il suo dottorato, Ana ottenne la cattedra di Letteratura alla Facoltà di Lettere dell'Università di Porto, ed insegnò anche Letteratura comparata, presso l'Istituto Margarida Losa, dove fece parte del Consiglio d’Amministrazione e diresse il Gruppo Internazionale de Ricerca sull’Intersessualità. Ella redasse diversi saggi e lavori accademici, in Portogallo e all’estero, sulla poesia inglese e americana, sulla poetica comparata e sugli studi femministi. Divenne femminista e teorica del femminismo dopo aver scoperto Germaine Greer
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• Ana fu tra le pioniere in Portogallo sugli studi di genere, autrice nel 2005, con Gabriela Macedo, del Diccionario de crítica feminista.
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• Oltre a una ventina di raccolte poetiche, Ana scrisse saggi, pezzi teatrali e numerosi libri per i ragazzi. La sua opera, tradotta in parecchie lingue è stata pubblicata in Italia, Francia, Brasile, Paesi Bassi, Messico, Germania ecc. Lei stessa ha tradotto William Shakespeare, Louise Glück, John Updike e Emily Dickinson, naturalmente.
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• Alla stazione-radio portoghese Antena 2, ha animato una trasmissione letteraria O som que os versos fazem ao abrir con Luís Caetano Pereira Guimarães Júnior.
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• Ana Luisa è morta di cancro nell’agosto 2022, lasciando la figlia Rita, e la madre. È stata sepolta nel Tanatorio Matosinhos nei dintorni di Porto.
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