• In occasione dell’uscita delle sue memorie, O concerto interior, alla rivista «Folha de Poesia», che gli domandava come mai avesse deciso di raccontare la sua vita, António rispose: «Tutta la mia poesia è, in un certo senso, una biografia» e faceva notare che scriveva, contrariamente alla poesia attuale, solo di sentimenti vissuti. «Io non ho mai scritto nulla di tutto questo mondo, ad esclusione di: quel cane che ho amato, gli uccelli, il Sole, la Luna».
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• E fedele alle sue due lingue madri e alla sua benedetta formazione classica con le letture di Dante e di Camões, António ebbe modo di consolidare tutto ciò con la lettura di quegli eterni maestri che sono i Greci, integrando inoltre il mondo della natura e il mondo dei miti al suo bagaglio culturale e alla sua poesia.
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• Grazie alle sue memorie, veniamo a conoscenza di alcuni momenti della sua infanzia: «Ogni giorno, mia madre mi leggeva dei passaggi di libri, da lei accuratamente disposti in ordine d’importanza: l’Iliade e l'Odissea, sempre in italiano, poi proseguì con Dante, chiarendomi il senso di alcune strofe, mi raccontò alcune storie toscane e le persecuzioni subite dal poeta fiorentino, che non era stato meno eroico di Ulisse stesso...». Da parte sua, il padre gli fece conoscere i Racconti e le Storie meravigliose della tradizione popolare, che sua zia Ana de Castro Osório aveva raccolto.
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• Nato in «una famiglia dal bagaglio civico e culturale atipico» secondo il presidente Marcelo Rebelo de Souza, António all’inizio degli anni ‘50 intraprese gli studi di giurisprudenza all’Università di Lisbona e si laureò nel 1956, poi, l’anno seguente, conseguì il dottorato in Scienze Giuridiche che gli consentì di esercitare la professione di avvocato. Parallelamente, dal 1954, fondò in collaborazione con il poeta Pedro Tamen, la rivista di poesia “Anteu”, di cui sarebbero usciti solo due numeri. La sua carica, la funzione che esercitò, e come egli stesso riferiva, «la mia professione d'avvocato m’ha indotto ad essere discreto in quanto poeta», avrebbero fatto sì che la sua carriera letteraria sarebbe iniziata effettivamente solo 18 anni più tardi.
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• Nel 1972, apparve la sua prima raccolta di poesia: A raíz afectuosa, e in seguito, nel 1978, una seconda: A ignorância da morte. In queste due opere pubblicate dall’autore, il poeta rivela «un’attenzione appassionata, minuziosa e stupita di fronte all’infinita varietà di esseri e di cose che ci circondano. È un inno alla diversità, una sorta d’Arca di Noè che accoglie quegli artigiani oggi ormai scomparsi come i lustrascarpe e i lastricatori che lavorano la pietra, e dà rifugio a quelle creature umili come il coniglio domestico o la lucciola delle notti rurali, e persino al trattore arrugginito destinato alla rottamazione.» (Miguel Queirós in “Poetry International”)
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• Dagli anni ’80, oltre alla professione d'avvocato che esercitava a Lisbona, António venne chiamato ad occupare alti incarichi nazionali e internazionali. Ne citiamo qui solo i più importanti.
•1980-1985 Fu scelto per rappresentare il governo del Portogallo alla Convenzione dell’Aia
•1984-1986 In Portogallo, venne nominato Presidente dell’Ordine degli Avvocati
•1985 In Francia, fondò l'Istituto Giuridico Franco-Iberico di Bordeaux
•1988 Fondò e diresse l'Associazione Internazionale dei Giuristi di lingua Italiana
•1994-1996 Fu nominato Presidente dell'APDA - Associazione Portoghese di Diritto Ambientale
•1995-2002 Assunse la direzione della Rivista dell'APDA
•1995-2002 Nello stesso periodo fu direttore della Biblioteca dell’Ordine degli Avvocati
•1998 Assunse la direzione della Rivista Foro das Letras, dell’Associazione degli Scrittori Giuristi
•2003 Venne nominato presidente della Delegazione portoghese della Corte europea d'Arbitraggio, Strasburgo (Francia)
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• Nel corso di tutti questi anni, e oltre, António, «poeta dell’amore e della famiglia, della natura, degli animali, degli artigiani, lirico e meticoloso, in costante dialogo con la poesia italiana, la saggezza orientale e la pittura europea» scrisse una ventina di libri, tra cui opere poetiche «saggi, cronache, memorie, poesie in prosa, aforismi» (M. Rebelo de Sousa) e come egli stesso ebbe a dire in Décima Aurora (1982), sviluppò uno stile che era frutto di una scrupolosa «perizia poetica»: «Dapprima, ripulire le parole dalla sporcizia, come si usa fare con un vecchio cencio, far sì che ritrovino il loro nitore iniziale. Poi, semplificare sempre, usare pochi aggettivi e ciascuno di loro, se possibile, una volta sola. Ma a quel punto, colpire con sicurezza...»
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• Infine, nelle sue memorie pubblicate nel 2012, O concerto interior, si viene a sapere della morte di Maria Emilia, la sua compagna di tutta una vita, che gli diede due figli, Gabriela e Alberto, per i quali egli scrisse la poesia: Os dos adolescentes in A raiz afectuosa (1972).
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• Nel novembre 2021, all’età di 88 anni, António si spense nella sua dimora di famiglia, presso la Quinta das Baldrucas a Oleiros, circoscrizione di Azeitão.
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