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Inatingível
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Irraggiungibile
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O que sou eu, gritei um dia para o infinito
E o meu grito subiu, subiu sempre
Até se diluir na distância.
Um pássaro no alto planou voo
E mergulhou no espaço.
Eu segui porque tinha que seguir
Com as mãos na boca, em concha
Gritando para o infinito a minha dúvida.
Mas a noite espiava a minha dúvida
E eu me deitei à beira do caminho
Vendo o vulto dos outros que passavam
Na esperança da aurora.
Eu continuo à beira do caminho
Vendo a luz do infinito
Que responde ao peregrino a imensa dúvida.
Eu estou moribundo à beira do caminho.
O dia já passou milhões de vezes
E se aproxima a noite do desfecho.
Morrerei gritando a minha ânsia
Clamando a crueldade do infinito
E os pássaros cantarão quando o dia chegar
E eu já hei de estar morto à beira do caminho.
E o meu grito subiu, subiu sempre
Até se diluir na distância.
Um pássaro no alto planou voo
E mergulhou no espaço.
Eu segui porque tinha que seguir
Com as mãos na boca, em concha
Gritando para o infinito a minha dúvida.
Mas a noite espiava a minha dúvida
E eu me deitei à beira do caminho
Vendo o vulto dos outros que passavam
Na esperança da aurora.
Eu continuo à beira do caminho
Vendo a luz do infinito
Que responde ao peregrino a imensa dúvida.
Eu estou moribundo à beira do caminho.
O dia já passou milhões de vezes
E se aproxima a noite do desfecho.
Morrerei gritando a minha ânsia
Clamando a crueldade do infinito
E os pássaros cantarão quando o dia chegar
E eu já hei de estar morto à beira do caminho.
Ma io che sono, gridai un giorno verso l’infinito
E il mio grido salì, salì sempre
Fino a diluirsi in lontananza.
Un uccello lassù scese planando
E s’inabissò nello spazio.
Io continuai perché dovevo continuare
Con le mani a conchiglia davanti alla bocca
Gridando il mio dubbio verso l’infinito.
Ma la notte scrutava il mio dubbio
E io mi distesi sul ciglio della strada
Vedendo l’ombra di quelli che passavano
Aspettando l’aurora.
Io rimango sul ciglio della strada
Vedendo la luce dell'infinito
Rinviare al pellegrino l'immensità del dubbio.
Io giaccio moribondo sul ciglio della strada.
Il giorno è già trascorso milioni di volte
E s’approssima la notte del distacco.
Io morirò gridando la mia ansia
Proclamando la crudeltà dell'infinito
E gli uccelli canteranno quando si farà giorno
E io già sarò morto, sul ciglio della strada.
E il mio grido salì, salì sempre
Fino a diluirsi in lontananza.
Un uccello lassù scese planando
E s’inabissò nello spazio.
Io continuai perché dovevo continuare
Con le mani a conchiglia davanti alla bocca
Gridando il mio dubbio verso l’infinito.
Ma la notte scrutava il mio dubbio
E io mi distesi sul ciglio della strada
Vedendo l’ombra di quelli che passavano
Aspettando l’aurora.
Io rimango sul ciglio della strada
Vedendo la luce dell'infinito
Rinviare al pellegrino l'immensità del dubbio.
Io giaccio moribondo sul ciglio della strada.
Il giorno è già trascorso milioni di volte
E s’approssima la notte del distacco.
Io morirò gridando la mia ansia
Proclamando la crudeltà dell'infinito
E gli uccelli canteranno quando si farà giorno
E io già sarò morto, sul ciglio della strada.
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Marie-Hélène Carcanague Senza titolo (2019) |
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