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Que sei eu do passado?
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Che ne so io del passato?
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Envelheci eu sei
e só ganhei o que perdi.
Ruy Belo
Que sei eu do passado?
Só o que em mim há de presente.
Não posso olhar para trás,
Parar para ver que estou construido
Sobre tudo o que perdi,
Parar para ver quem morreu,
Quem amei, quem foi,
Parar para traçar na memória
Todos esses nomes, agora irreais,
Vultos, sombras líquidas, sonhadas.
Não parar sequer para dizer hoje,
Não parar sequer para pensar
Que a manhã é apenas mais um sol-posto.
e só ganhei o que perdi.
Ruy Belo
Que sei eu do passado?
Só o que em mim há de presente.
Não posso olhar para trás,
Parar para ver que estou construido
Sobre tudo o que perdi,
Parar para ver quem morreu,
Quem amei, quem foi,
Parar para traçar na memória
Todos esses nomes, agora irreais,
Vultos, sombras líquidas, sonhadas.
Não parar sequer para dizer hoje,
Não parar sequer para pensar
Que a manhã é apenas mais um sol-posto.
Lo so sono invecchiato
e ho ottenuto solo quel che ho perduto
Ruy Belo
Che ne so io del passato?
Solo quel che di me c’è nel presente.
Non posso guardare indietro,
Fermarmi per vedere che sono costruito
Sopra tutto quel che ho perduto,
Fermarmi per vedere chi è morto,
Chi ho amato, chi è partito,
Fermarmi per incidere nella memoria
Tutti quei nomi, ora irreali,
Quei volti, ombre liquide, sognate.
Non fermarmi neppure per dire oggi,
Non fermarmi neppure per pensare
Che il mattino non è che un altro tramonto.
e ho ottenuto solo quel che ho perduto
Ruy Belo
Che ne so io del passato?
Solo quel che di me c’è nel presente.
Non posso guardare indietro,
Fermarmi per vedere che sono costruito
Sopra tutto quel che ho perduto,
Fermarmi per vedere chi è morto,
Chi ho amato, chi è partito,
Fermarmi per incidere nella memoria
Tutti quei nomi, ora irreali,
Quei volti, ombre liquide, sognate.
Non fermarmi neppure per dire oggi,
Non fermarmi neppure per pensare
Che il mattino non è che un altro tramonto.
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Ernest Pignon-Ernest David con le teste di Golia e di Pasolini (1988) |
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