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• L’infanzia di Eucanaã è trascorsa in differenti quartieri dell’area urbana di Rio e di Baixa Fluminense, come Penha, Mesquita, Bráz de Pina, Nova Iguaçu. Bambino timido, non ha avuto né fratelli né sorelle, ma è cresciuto con i cugini di parte materna. Suo nonno e gli zii erano fotografi e praticavano i rituali dell'Umbanda, una forma moderna di candomblé, il culto degli antenati presso gli schiavi africani.
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• Nella biblioteca di suo padre, c’erano solo libri di odontologia, che a lui non interessavano, libri esoterici, la cui lettura gli era vietata, divieto che si affrettò a trasgredire, ed anche un volumetto di Augusto dos Anjos «Eu» che gli fece scoprire la poesia, «un libro terribile in realtà, un susseguirsi di lunghe poesie sulla morte, sulla decomposizione dei corpi, abbordate da un punto di vista materialistico e scientifico, con un vocabolario eterodosso... ».
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• Per quanto riguarda la madre, originaria di Pernambuco, era appassionata di canto (ballate, samba, modinhas, berceuses) ed ha profondamente influenzato la sua sensibilità musicale e poetica. «Ciò che mi ha maggiormente colpito dal punto di vista umano, sono le carezze di mia madre e le sue canzoni sulle pene d’amore. Soprattutto mi hanno colpito le immagini e le metafore delle delusioni amorose».
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• Ma la sua cultura libresca e artistica, Eucanaã la dovette soprattutto alla scuola, dove i libri poteva prenderli in prestito. Quelli di poesia gli fecero scoprire Fernando Pessoa, e in particolare il suo "Maestro" l'eteronimo Alberto Caeiro. Poi verrà Jorge de Sena. Il primo volume di poesia riunita da lui acquistato fu quello di Cecilia Meireles. In seguito si appassionò per Sophia des Mello Breyner Andresen, Manuel Bandeira, João Cabral de Melo Neto, Carlos Drummond de Andrade e naturalmente per Vinicius de Moraes e per le canzoni di Maria Bethânia e Caetano Veloso. Riguardo alla prosa, era molto eclettico: amava tutta l’opera di José de Alencar, tutti i romantici, Julio Cortázar, Jorge Luis Borges, Clarice Lispector, Virginia Wolf, Marcel Proust, e molti altri. «Tuttavia, la mia più grande passione è sempre stata artistica. Assai presto, ho scoperto e amato Piero della Francesca e Giotto. E il mio primo incontro con l'arte moderna è avvenuto nell’imbattermi in une riproduzione di dipinto a olio di Matisse».
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• Suo padre voleva che egli studiasse medicina, tuttavia in segreto, Eucanaã passò il concorso d’ingresso a letteratura. E nel 1980, fu ammesso all'UFRJ, la Facoltà di Lettere dell'Università di Rio de Janeiro. All’inizio il suo interesse si focalizzò sulla poesia moderna e contemporanea, poi influenzato da Roland Barthes, si orientò verso la semiologia. Studiò anche lingue straniere, arrivando a parlare correntemente spagnolo, francese, italiano e inglese.
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• Il 1985 è stato un anno importante, poiché superò un concorso per diventare insegnante e animatore culturale. E ottenne un posto di educatore e animatore in uno dei primi centri integrati di pubblica istruzione – CIEP; progetto concepito dai governatori Leonel Brizola e Darcy Ribeiro per combattere l’analfabetismo, ridurre le diseguaglianze e promuovere un’istruzione pubblica di qualità.
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• Durante quel periodo, egli ha lavorato anche a progetti teatrali con Augusto Boal in diverse località dello Stato di Rio de Janeiro. Infine, fece la conoscenza di Graça, un’insegnante specializzata in alfabetizzazione, originaria di Alagoas. Vivevano nello stesso quartiere, ed Eucanaã le fece la proposta di matrimonio in un autobus che li portava al CIEP dove entrambi lavoravano. «Graça è uno dei miei soggetti poetici, il mio amore, la mia migliore amica. Ci unisce un legame indissolubile, un vincolo che argina qualsiasi instabilità». «Non c’è Eucanaã senza Graça» dice sempre l’amico scrittore Francisco Bosco.
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• Eucanaã, che aveva cominciato a scrivere a partire dalla sua scoperta di Augusto dos Anjos, prese a scrivere con assiduità, partecipò a seminari e nel 1990 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesia a proprie spese: Livro Primeiro oltre a una traduzione di L'infini turbulent di Henri Michaux. Seguiranno una dozzina di traduzioni di opere letterarie francesi e inglesi. Nel 1991-1992, studiò all'UFRJ per ottenere la laurea in Lettere, presentando nel 1994 la dissertazione intitolata: Drummond, un poeta nella città. Dal 1995 al 1997 si preparò per il dottorato che concluse nel 2000 con la tesi: Macchina in movimento - la poesia di João Cabral de Melo Neto e i suoi collegamenti con l'architettura. Nominato professore associato nel 1994, è da allora professore titolare di letteratura brasiliana all'UFRJ.
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• Sempre nel 1997, Eucanaã vede pubblicata la sua prima raccolta di poesie, curata da un editore: Martelo, opera che esplora la poesia come forza organizzatrice nel mondo. Il libro viene apprezzato e l’anno seguente, Heloísa Buarque de Hollanda, professoressa e critica brasiliana di grande rinomanza, lo include in Esses Poetas un’antologia degli Anni ’90, che l’avrebbe fatto conoscere a un pubblico più ampio.
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• Un giorno l’amico poeta Antonio Cicero gli presentò un cantante che egli ammirava da molto tempo, Caetano Veloso. E nel 2001 organizzò un album di testi delle sue canzoni. Analogamente, l’amica cineasta Susana de Moraes, gli fece scoprire l’opera di suo padre, Vinicius de Moraes. E nel 2004, Eucanaã e Antonio organizzano le opere complete, prosa e poesia, di questo grande scrittore. «Vinicius ha trasformato la mia poesia, mi ha liberato, è diventato una sorta d’amico. Gli devo molto».
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• Eucanaã ha intrattenuto un rapporto privilegiato con la poesia del Portogallo. Ha confessato che Sophia de Mello Breyner Andresen è stata una delle donne della sua vita. E nel 2001 ha pubblicato in Portogallo la sua terza raccolta Desassombro con l’editore Quasi Edições, oggi scomparso, che avrebbe rivelato al pubblico, nel 2009, il libro postumo Ultimos Poemas del poeta portoghese Nuno Rocha Morais (Porto, 1973 – Lussemburgo, 2008).
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• Eucanaã non possiede un profili sulle reti sociali. Preferisce incontrarsi con la gente, è curioso degli altri, malgrado si confidi spesso con giornali e riviste on line. A una domanda che un giornalista del Digestivo Cultural gli ha posto sulle sue influenze e sul suo stile di scrittura, egli ha risposto:
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• «Quello che voi chiamate "aspetto apollineo" è presente nella mia poesia che antepone la chiarezza, l’ordine e la plasticità, ma se c’è una valorizzazione della ragione e della materialità delle cose, non viene tuttavia nascosto il fondo tragico dell'esistenza. Nel mio libro precedente, Martelo io dico che la poesia, è vedere/ con le lanterne/ di che colore è il colore/ dell'oscurità... Infatti, io sono un lirico che parla del tragico».
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• Ma aggiunge anche che, «quando si cerca d’introdurre qualcosa di nuovo o di diverso, presto ci si sente rifiutati... Non ne potevo più di quella poesia asettica, spogliata di qualsiasi sporcizia emotiva, e non sopportavo più che mi si leggesse e che mi si trattasse come “architetto del verso" per sottolineare il mio stile di scrittura elaborata e spigolosa ecc. Perciò ho deciso che il mio prossimo libro si sarebbe intitolato Sentimental. Ormai, era impossibile sfuggirgli!» L’aveva detto e l’ha fatto, nel 2012.
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• Vi è un altro aspetto della produzione di Eucanaã di cui vale la pena parlare: i libri per ragazzi. Forse nel suo caso si è trattato di una compensazione, avendo Graça ed Eucanaã deciso di non avere figli, ma questo deriva principalmente dalla sua genuina inclinazione per la pedagogia. «Mi piace insegnare», afferma. Agli adulti come ai ragazzi. Nel 2013, la sua raccolta per ragazzi Em Cima Daquela Serra, illustrato da Yara Kono è stato distribuito in più di tre milioni di copie.
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• Nel 2018, in occasione dell’uscita di Poesia e Prosa dedicato a Vinicius su Arte 1, egli ha incontrato la sorella di Caetano, Maria Bethânia che ammirava da lungo tempo. Due anni dopo, ha inviato alla cantante, il suo libro per ragazzi Cada Coisa (2016) illustrato da lui stesso e da Raul Loureiro. «Dei miei libri, questo è il mio preferito».
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