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O vento epiléptico...
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Il vento epilettico...
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O vento epiléptico
Faz rodopiar a noite,
Os espelhos dormem
E, de ti, nua, emerge a Primavera,
Tal como eu a quero.
Já não há sismos nos alfabetos
Nem violinos rompidos
Que a noite outrora traria.
Desperta em mim a respiração solta
Do sol sobre as praias e prados do Verão,
Dança indiana e doce da luz,
Lenta e tépida,
Tu dormes, acesa.
Faz rodopiar a noite,
Os espelhos dormem
E, de ti, nua, emerge a Primavera,
Tal como eu a quero.
Já não há sismos nos alfabetos
Nem violinos rompidos
Que a noite outrora traria.
Desperta em mim a respiração solta
Do sol sobre as praias e prados do Verão,
Dança indiana e doce da luz,
Lenta e tépida,
Tu dormes, acesa.
Il vento epilettico
Fa volteggiare la notte,
Gli specchi dormono
E, da te, nuda, emerge la Primavera,
Così come io la voglio.
Non ci sono più sismi negli alfabeti
Né i violini straziati
Che un tempo la notte avrebbe recato.
Si ridesta in me lo spontaneo respiro
Del sole sulle spiagge e sui prati estivi,
Danza indiana e dolce della luce,
Lenta e tiepida,
Tu dormi, accesa.
Fa volteggiare la notte,
Gli specchi dormono
E, da te, nuda, emerge la Primavera,
Così come io la voglio.
Non ci sono più sismi negli alfabeti
Né i violini straziati
Che un tempo la notte avrebbe recato.
Si ridesta in me lo spontaneo respiro
Del sole sulle spiagge e sui prati estivi,
Danza indiana e dolce della luce,
Lenta e tiepida,
Tu dormi, accesa.
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Paul Delvaux Venere dormiente (1943) |
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