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Tatão e as ruas
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Tatão e le strade
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em certos lugares
interrogo os jardins da minha infância. interrogo sem resposta, sem surpresa, sem esperança. pois que jamais encontrei aquela perfeição contida, sinto-me órfão. a lição primeira de geometria deu-se naqueles parques. o velho jardineiro professava sem escândalo ao sol do meio-dia. ao povo simples oficiava a sua matemática. de um arbusto senil fazia um cone invertido. cubos estranhos de árvore tomavam aos poucos a planura e os muros vivos não cercavam: antes ofereciam aos passantes o espetáculo. bordavam a cidade para o baile. as duas filhas do jardineiro foram estudar matemática. de certa forma, a minha paixão pelos números também nascera ali, intratável e física, naqueles parques. mas ninguém sabia melhor proteger sua escultura. ninguém tinha tal viço: a ponto de morrer sob o sol do ofício com um golpe de vento ou de árvore. um golpe capaz de cessar, para sempre, todos os jardins e parques e ruas da minha infância. |
in certi posti
mi rivolgo ai giardini della mia infanzia. pongo domande senza risposta, senza stupore, senza speranza. e poiché non ho più trovato quella sobria perfezione, mi sento orfano. la lezione basilare di geometria venne impartita in quei parchi. il vecchio giardiniere educava senza scandalo sotto il sole del mezzogiorno. per la gente umile officiava la sua matematica. da un arbusto senile ricavava un cono rovesciato. strani cubi d’albero riempivano un po’ alla volta il prato e i muri pieni non coprivano: offrivano, invece, ai passanti lo spettacolo. bordavano la città per il ballo. le due figlie del giardiniere scelsero poi gli studi di matematica. in un certo senso, anche la mia passione per i numeri era nata lì, scostante e fisica, in quei parchi. ma nessuno sapeva meglio di lui proteggere la propria scultura. nessuno aveva tanta energia: giungendo a morire sotto il sole del suo lavoro con un colpo di vento o d’albero. un colpo in grado di abolire, per sempre, tutti i giardini e i parchi e le vie della mia infanzia. |
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Paul Cézanne Il giardiniere Vallier (1906) |
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