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Pablo Neruda sobe à Machupichu
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Pablo Neruda sale al Machupichu
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Sei do teu cansaço ao percorrer a trilha
dos deuses, os olhos brilhando ao sol de Macchupicchu. Sei de tuas mãos acariciando a pedra do altar, o muro. Sei do lento respirar de tuas veias em consonância ao leito profundo do Urubamba. Sei do ritmo rápido do coração, o poema nascendo claro jarro de oferenda. Sei do sonho americano, marcado pelo relógio do tempo, a desfazer-se em pó, levantando-se em pedra. Sei do pulsar das nuvens no cimo do AnnaPicchu, assim levasses uma virgem junto ao peito. Sei do riso abrindo o rosto e a alma para o noturno encontro da palavra. Sei do descanso entre condores onde sentas como um igual. Sei da poesia que envolve o espaço e o tempo e há de perdurar, Pablo Neruda! |
Conosco la tua stanchezza nel seguire il sentiero
degli dei, gli occhi che brillano al sole di Macchupicchu. Conosco le tue mani che accarezzano la pietra dell’altare, il muro. Conosco il lento respiro delle tue vene in consonanza con il letto profondo dell’Urubamba. Conosco il ritmo rapido del cuore, la poesia che nasce chiaro calice d’offertorio. Conosco il sogno americano, marcato dall’orologio del tempo, che si dissolve in polvere, risollevandosi in pietra. Conosco il pulsare delle nuvole in cima all’AnnaPicchu, come se tu portassi una vergine stretta al petto. Conosco il riso che apre il volto e l’anima per il notturno incontro della parola. Conosco il riposo tra i condor dove ti siedi come tra pari. Conosco la poesia che avvolge lo spazio e il tempo e sempre durerà, Pablo Neruda! |
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Renato Guttuso Ritratto di Pablo Neruda (1954) |
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