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Epitáfio
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Epitaffio
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Morreram da epidemia, os melhores: a uns,
levou-os a peste; a outros, a gripe a que
chamaram pneumónica; e houve os da
doença de S. Vito; os da lepra, os da
tísica, galopante ou não. Isto, quando
não davam um tiro na cabeça, não se
enforcavam num candeeiro, não se deitavam
ao rio. Houve ainda os que deixaram
de escrever; os que beberam até perder
o juízo; os que, pura e simplesmente,
desistiram sem nada explicar. Como
se a vida dependesse de tão pouco –
linhas rabiscadas em papéis baratos,
frases que podiam ou não rimar,
pensamentos... que poderiam ter
guardado para eles próprios. No
entanto, quando os leio, percebo o seu
desespero. A beleza não aparece
todos os dias à vista do homem;
a perfeição nem sempre parece
uma coisa deste mundo. Sim:
subo as escadas até ao fim,
de onde se vê a cidade, embora
o tempo esteja de tempestade. O
que se passa, neste instante, sob
aqueles tectos? Que epidemia, mais
subtil, prende ao chão os que,
ainda há pouco, sonhavam com o voo?
levou-os a peste; a outros, a gripe a que
chamaram pneumónica; e houve os da
doença de S. Vito; os da lepra, os da
tísica, galopante ou não. Isto, quando
não davam um tiro na cabeça, não se
enforcavam num candeeiro, não se deitavam
ao rio. Houve ainda os que deixaram
de escrever; os que beberam até perder
o juízo; os que, pura e simplesmente,
desistiram sem nada explicar. Como
se a vida dependesse de tão pouco –
linhas rabiscadas em papéis baratos,
frases que podiam ou não rimar,
pensamentos... que poderiam ter
guardado para eles próprios. No
entanto, quando os leio, percebo o seu
desespero. A beleza não aparece
todos os dias à vista do homem;
a perfeição nem sempre parece
uma coisa deste mundo. Sim:
subo as escadas até ao fim,
de onde se vê a cidade, embora
o tempo esteja de tempestade. O
que se passa, neste instante, sob
aqueles tectos? Que epidemia, mais
subtil, prende ao chão os que,
ainda há pouco, sonhavam com o voo?
Morirono durante un’epidemia, i migliori: alcuni,
se li portò la peste; altri, l’influenza che
chiamarono spagnola; e ci furono quelli col
ballo di S. Vito; quelli con la lebbra, quelli con la
tisi, galoppante o meno. Questo, quando
non si tiravano un colpo in testa, non si
appendevano a un lampione, non si gettavano
nel fiume. Ci furono anche quelli che smisero
di scrivere; quelli che si diedero al bere fino a
perdere la ragione; quelli che, in modo puro e semplice,
si arresero senza dare spiegazioni. Come
se la vita dipendesse da cose minime –
righe scarabocchiate su carta a buon mercato,
frasi che potevano rimare oppure no,
pensieri... che avrebbero potuto
tenere per sé stessi.
Tuttavia, quando li leggo, io sento la loro
disperazione. La bellezza non compare
tutti i giorni alla vista dell’uomo;
la perfezione non sempre pare
una cosa di questo mondo. Sì:
salgo le scale fino in cima,
da dove si vede la città, malgrado
il tempo minacci temporale. Che
cosa accade, in questo istante, sotto
quei tetti? Che epidemia, più
sottile, trattiene al suolo quelli che,
ancora poco fa, sognavano di volare?
se li portò la peste; altri, l’influenza che
chiamarono spagnola; e ci furono quelli col
ballo di S. Vito; quelli con la lebbra, quelli con la
tisi, galoppante o meno. Questo, quando
non si tiravano un colpo in testa, non si
appendevano a un lampione, non si gettavano
nel fiume. Ci furono anche quelli che smisero
di scrivere; quelli che si diedero al bere fino a
perdere la ragione; quelli che, in modo puro e semplice,
si arresero senza dare spiegazioni. Come
se la vita dipendesse da cose minime –
righe scarabocchiate su carta a buon mercato,
frasi che potevano rimare oppure no,
pensieri... che avrebbero potuto
tenere per sé stessi.
Tuttavia, quando li leggo, io sento la loro
disperazione. La bellezza non compare
tutti i giorni alla vista dell’uomo;
la perfezione non sempre pare
una cosa di questo mondo. Sì:
salgo le scale fino in cima,
da dove si vede la città, malgrado
il tempo minacci temporale. Che
cosa accade, in questo istante, sotto
quei tetti? Che epidemia, più
sottile, trattiene al suolo quelli che,
ancora poco fa, sognavano di volare?
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Gustave Caillebotte Giovane uomo alla finestra (1875) |
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