________________
|
As águas passam…
|
Le acque passano…
|
|
As águas passam a velocidade
constante, o rio é um corpo. As letras avançam pelas palavras, avançam pelos versos, compõem o poema. O poema é um corpo, passa a velocidade constante. A palavra medo não pode faltar no poema, é levada pela corrente, medo, palavra entre palavras, distinta por um momento, medo, e indistinta logo a seguir, passou como passa tudo e, no entanto, o seu significado permanece ao longo dos versos seguintes, alastra, contagia todo o poema, ressoa, o medo ressoa até ser inseparável das outras palavras, até todas as palavras significarem medo, como água ou como a força da água, como velocidade constante. O medo é grande e único, é um corpo. Na margem do rio, estou sentado num sofá. Vejo notícias na televisão, como se assistisse à passagem do rio. Deus, és tu que tens o telecomando? |
Le acque passano a velocità
costante, il fiume è un corpo. Le lettere avanzano tra le parole, avanzano tra i versi, compongono la poesia. La poesia è un corpo, passa a velocità costante. La parola paura non può mancare nella poesia, è portata dalla corrente, paura, parola tra le parole, distinta per un attimo, paura, e indistinta subito dopo, è passata come tutto passa eppure il suo significato persiste lungo i versi seguenti, si propaga, contagia tutta la poesia, risuona, la paura risuona fino a rendersi inseparabile dalle altre parole, finché tutte le parole significano paura, come acqua o come la forza dell’acqua, come velocità costante. La paura è grande e unica, è un corpo. Sulla riva del fiume, sono seduto su un divano. Guardo notizie alla televisione, come se assistessi al passaggio del fiume. Dio, sei tu che tieni il telecomando? |
________________
|
|
| Mario Schifano Picasso in TV (1974-1975) |

Nessun commento:
Posta un commento