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Falo contigo...
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Parlo con te...
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Falo contigo, ou antes,
Como da tua mão
E, se não olho, são
Penas os meus dedos
E asas os braços
Que desaprenderam
Toda a leveza.
Falo contigo
À procura de sementes,
De grão em solo duro,
Aspereza avara,
Rio-me porque engana
O rebrilho de berloques
Que levo e nada valem
Para a minha fome.
É triste, enreda-me o frio
Quando falo contigo,
Enredou-me o frio
Nesse ninho ao telefone.
Como da tua mão
E, se não olho, são
Penas os meus dedos
E asas os braços
Que desaprenderam
Toda a leveza.
Falo contigo
À procura de sementes,
De grão em solo duro,
Aspereza avara,
Rio-me porque engana
O rebrilho de berloques
Que levo e nada valem
Para a minha fome.
É triste, enreda-me o frio
Quando falo contigo,
Enredou-me o frio
Nesse ninho ao telefone.
Parlo con te, o piuttosto,
Mangio dalla tua mano
E, se non guardo, sono
Penne le mie dita
E ali le braccia
Che hanno disimparato
Ogni leggerezza.
Parlo con te
In cerca di sementi,
Di granuli nel suolo duro,
Asprezza avara,
Me la rido perché inganna
Quel luccichio di ciondoli
Che ne ricavo e a nulla servono
Per la mia fame.
È triste, il freddo m’intrappola
Quando parlo con te,
Il freddo m’ha intrappolato
In questo nido al telefono.
Mangio dalla tua mano
E, se non guardo, sono
Penne le mie dita
E ali le braccia
Che hanno disimparato
Ogni leggerezza.
Parlo con te
In cerca di sementi,
Di granuli nel suolo duro,
Asprezza avara,
Me la rido perché inganna
Quel luccichio di ciondoli
Che ne ricavo e a nulla servono
Per la mia fame.
È triste, il freddo m’intrappola
Quando parlo con te,
Il freddo m’ha intrappolato
In questo nido al telefono.
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Erwin Eisch Telefono (1971) |
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