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Carta para um amigo
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Lettera a un amico
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Meu amigo, venho agradecer-te
por me deixares
adâmico, sozinho no mundo
experimentando a inutilidade
desse mundo, quando só.
Meu amigo, venho agradecer-te
a dádiva dessa solidão
que tanto te haverá doído,
se realmente eras meu amigo.
Meu amigo, venho agradecer-te
o teres criado para mim
a tua ausência
que eu bebi e era amarga.
Meu amigo, venho agradecer-te
quanto de mim encontraste
e me deste, bom ou mau
certa luz podre, mas também
uma fresca e límpida obscuridade.
Meu amigo, venho agradecer-te
a gratidão.
por me deixares
adâmico, sozinho no mundo
experimentando a inutilidade
desse mundo, quando só.
Meu amigo, venho agradecer-te
a dádiva dessa solidão
que tanto te haverá doído,
se realmente eras meu amigo.
Meu amigo, venho agradecer-te
o teres criado para mim
a tua ausência
que eu bebi e era amarga.
Meu amigo, venho agradecer-te
quanto de mim encontraste
e me deste, bom ou mau
certa luz podre, mas também
uma fresca e límpida obscuridade.
Meu amigo, venho agradecer-te
a gratidão.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
per avermi lasciato
adamitico, solo al mondo
a sperimentare l’inutilità
di questo mondo, io da solo.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
per il dono di questa solitudine
che tanto t’avrà addolorato,
se realmente mi sei stato amico.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
d’aver creato per me
la tua assenza
che io ho bevuto ed era amara.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
per ciò che di mio hai trovato
e m’hai donato, bene o male
una certa luce putrida, ma anche
una fresca e limpida oscurità.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
per la gratitudine.
per avermi lasciato
adamitico, solo al mondo
a sperimentare l’inutilità
di questo mondo, io da solo.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
per il dono di questa solitudine
che tanto t’avrà addolorato,
se realmente mi sei stato amico.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
d’aver creato per me
la tua assenza
che io ho bevuto ed era amara.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
per ciò che di mio hai trovato
e m’hai donato, bene o male
una certa luce putrida, ma anche
una fresca e limpida oscurità.
Amico mio, ti scrivo per ringraziarti
per la gratitudine.
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Ernst Ludwig Kirchner Schlemihl nella solitudine della sua stanza (1915) |
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