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As últimas vontades
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Le ultime volontà
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Deixa ficar a flor,
a morte na gaveta, o tempo no degrau. Conheces o degrau: o sétimo degrau depois do patamar; o que range ao passares; o que foi esconderijo do maço de cigarros fumado às escondidas... Deixa ficar a flor. E nem murmures. Deixa o tempo no degrau, a morte na gaveta. Conheces a gaveta: a primeira da esquerda, que se mantém fechada. Quem atirou a chave pela janela fora? Na batalha do ódio, destruam-se, fechados, sem tréguas, os retratos! Deixa ficar a flor. A flor? Não a conheces. Bem sei. Nem eu. Ninguém. Deixa ficar a flor. Não digas nada. Ouve. Não ouves o degrau? Quem sobe agora a escada? Como vem devagar! Tão devagar que sobe... Não digas nada. Ouve: é com certeza alguém, alguém que traz a chave. Deixa ficar a flor. |
Lascia stare il fiore,
la morte nel cassetto, il tempo dentro il gradino. Tu conosci il gradino: il settimo gradino dopo il ballatoio; cigolante al passaggio; quel che fu nascondiglio del mazzo di sigarette fumato di nascosto... Lascia stare il fiore. E non ti lamentare. Lascia il tempo dentro il gradino, la morte nel cassetto. Tu conosci il cassetto: il primo da sinistra, che è rimasto chiuso. Chi ha buttato la chiave fuori dalla finestra? Nella battaglia d’odio, si distruggano, chiusi, senza tregue, i ritratti! Lascia stare il fiore. Il fiore? Non lo conosci. Lo so. Neanch’io. Nessuno. Lascia stare il fiore. Non dire nulla. Ascolta. Non senti il gradino? Chi sale ora la scala? Come si muove piano! Talmente piano che sale... Non dire nulla. Ascolta: è di certo qualcuno, qualcuno che porta la chiave. Lascia stare il fiore. |
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Robert Mapplethorpe Fiori (1988) |
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