Nome :
Collezione : Altra traduzione : |
________________
|
Também já fui brasileiro...
|
Anch’io un tempo ero brasiliano...
|
Eu também já fui brasileiro
moreno como vocês.
Ponteei viola, guiei forde
e aprendi na mesa dos bares
que o nacionalismo é uma virtude.
Mas há uma hora em que os bares se fecham
e todas as virtudes se negam.
Eu também já fui poeta.
Bastava olhar para mulher,
pensava logo nas estrelas
e outros substantivos celestes.
Mas eram tantas, o céu tamanho,
minha poesia perturbou-se.
Eu também já tive meu ritmo.
Fazia isso, dizia aquilo.
E meus amigos me queriam,
meus inimigos me odiavam.
Eu irônico deslizava
satisfeito de ter meu ritmo.
Mas acabei confundindo tudo.
Hoje não deslizo mais não,
não sou irônico mais não,
não tenho ritmo mais não.
moreno como vocês.
Ponteei viola, guiei forde
e aprendi na mesa dos bares
que o nacionalismo é uma virtude.
Mas há uma hora em que os bares se fecham
e todas as virtudes se negam.
Eu também já fui poeta.
Bastava olhar para mulher,
pensava logo nas estrelas
e outros substantivos celestes.
Mas eram tantas, o céu tamanho,
minha poesia perturbou-se.
Eu também já tive meu ritmo.
Fazia isso, dizia aquilo.
E meus amigos me queriam,
meus inimigos me odiavam.
Eu irônico deslizava
satisfeito de ter meu ritmo.
Mas acabei confundindo tudo.
Hoje não deslizo mais não,
não sou irônico mais não,
não tenho ritmo mais não.
Anch’io un tempo ero brasiliano
bruno come voi.
Ho pizzicato una chitarra, guidato una ford
e al tavolino dei bar ho imparato
che il nazionalismo è una virtù.
Ma c’è un’ora in cui si chiudono i bar
e tutte le virtù si ripudiano.
Anch’io un tempo ero poeta.
Bastava che guardassi una donna,
e subito pensavo alle stelle
e ad altri sostantivi celesti.
Ma erano tante, e così vasto il cielo,
che la mia poesia ne fu sconvolta.
Anch’io un tempo avevo il mio ritmo.
Facevo questo, dicevo quello.
E mi volevano bene i miei amici
e mi odiavano i miei nemici.
Io, ironicamente, glissavo
soddisfatto d’avere un mio ritmo.
Ma ho finito con lo scompigliare tutto.
Oggi non sorvolo più, no,
non sono più ironico, no,
non ho neanche più il ritmo, no.
bruno come voi.
Ho pizzicato una chitarra, guidato una ford
e al tavolino dei bar ho imparato
che il nazionalismo è una virtù.
Ma c’è un’ora in cui si chiudono i bar
e tutte le virtù si ripudiano.
Anch’io un tempo ero poeta.
Bastava che guardassi una donna,
e subito pensavo alle stelle
e ad altri sostantivi celesti.
Ma erano tante, e così vasto il cielo,
che la mia poesia ne fu sconvolta.
Anch’io un tempo avevo il mio ritmo.
Facevo questo, dicevo quello.
E mi volevano bene i miei amici
e mi odiavano i miei nemici.
Io, ironicamente, glissavo
soddisfatto d’avere un mio ritmo.
Ma ho finito con lo scompigliare tutto.
Oggi non sorvolo più, no,
non sono più ironico, no,
non ho neanche più il ritmo, no.
________________
|
Emiliano di Cavalcanti Senza titolo (1950) |
Nessun commento:
Posta un commento