________________
|
Arte poética
|
Arte poetica
|
Se o poema não serve para dar o nome às coisas
outro nome e ao seu silêncio outro silêncio,
se não serve para abrir o dia
em duas metades como dois dias resplandecentes
e para dizer o que cada um quer e precisa
ou o que a si mesmo nunca disse.
Se o poema não serve para que o amigo ou a amiga
entrem nele como numa ampla esplanada
ou como tarda a chegar o tempo frio.
Se o poema não serve para tirar o sono a um canalha
ou a ajudar a dormir um inocente
se é inútil para o desejo e o assombro,
para a memória e para o esquecimento.
Se o poema não serve para tornar quem o lê
num fanático
que o poeta então se cale.
outro nome e ao seu silêncio outro silêncio,
se não serve para abrir o dia
em duas metades como dois dias resplandecentes
e para dizer o que cada um quer e precisa
ou o que a si mesmo nunca disse.
Se o poema não serve para que o amigo ou a amiga
entrem nele como numa ampla esplanada
e se sentem a conversar longamente com um copo de vinho na mão
sobre as raízes do tempo ou o sabor da coragemou como tarda a chegar o tempo frio.
Se o poema não serve para tirar o sono a um canalha
ou a ajudar a dormir um inocente
se é inútil para o desejo e o assombro,
para a memória e para o esquecimento.
Se o poema não serve para tornar quem o lê
num fanático
que o poeta então se cale.
Se la poesia non serve a dare al nome delle cose
un altro nome e al loro silenzio altro silenzio,
se non serve ad aprire il giorno
in due metà come due giorni risplendenti
e a dire quel che ciascuno vuole e necessita
o quel che mai neppure a se stesso ha detto.
Se la poesia non serve perché l’amico o l’amica
vi accedano come in un ampio dehors
o di come tarda ad arrivare il freddo.
Se la poesia non serve a togliere il sonno a una canaglia
o ad aiutare a dormire un innocente
se è vana per il piacere e lo stupore,
per la memoria e per l’oblio.
Se la poesia non serve a trasformare chi la legge
in un fanatico
meglio allora che il poeta taccia.
un altro nome e al loro silenzio altro silenzio,
se non serve ad aprire il giorno
in due metà come due giorni risplendenti
e a dire quel che ciascuno vuole e necessita
o quel che mai neppure a se stesso ha detto.
Se la poesia non serve perché l’amico o l’amica
vi accedano come in un ampio dehors
e si siedano per conversare a lungo con un bicchier di vino in mano
sulle radici del tempo o sul sapore del coraggioo di come tarda ad arrivare il freddo.
Se la poesia non serve a togliere il sonno a una canaglia
o ad aiutare a dormire un innocente
se è vana per il piacere e lo stupore,
per la memoria e per l’oblio.
Se la poesia non serve a trasformare chi la legge
in un fanatico
meglio allora che il poeta taccia.
________________
|
Giuseppe Arcimboldo Il Bibliotecario (1566) |
Nessun commento:
Posta un commento