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Catorze versos
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Quattordici versi
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Un soneto me manda hacer Violante…
Lope de Vega
O primeiro é assim: fica de parte.
No segundo já posso prometer
que no terceiro vai haver mais arte.
Mas afinal não houve… Que fazer?
Melhor será calar, pois que dizer
nem no sexto conseguirei destarte.
Os acentos errados é favor não ver;
nem os versos errados, que também sei hacer…
Ó nono verso porque vais embora
sem que eu te sublime neste décimo?
Ao décimo-primeiro dediquei uma hora.
Errei-o. Mas que importa se a poesia,
mesmo que o não errasse, já não vinha?
É este o último e, como os outros, péssimo…
Lope de Vega
O primeiro é assim: fica de parte.
No segundo já posso prometer
que no terceiro vai haver mais arte.
Mas afinal não houve… Que fazer?
Melhor será calar, pois que dizer
nem no sexto conseguirei destarte.
Os acentos errados é favor não ver;
nem os versos errados, que também sei hacer…
Ó nono verso porque vais embora
sem que eu te sublime neste décimo?
Ao décimo-primeiro dediquei uma hora.
Errei-o. Mas que importa se a poesia,
mesmo que o não errasse, já não vinha?
É este o último e, como os outros, péssimo…
Un sonetto mi comanda di far Violante…
Lope de Vega
Il primo è così: e lo metto da parte.
Nel secondo posso già promettere
che nel terzo ci metterò più arte.
Ma poi non ce l’ho messa… Che fare?
Sarà meglio tacere, piuttosto che dire
che neanche nel sesto riuscirò a migliorare.
Agli accenti sbagliati si prega di non badare;
e versi errati, so già che ne potrete trovare…
Oh nono verso, perché te ne vuoi andare
senza ch’io ti sublimi in questo decimo?
All’undicesimo ho dedicato un’ora.
L’ho cannato. Ma che importa se la poesia,
pur se non l’avessi errato, era già una noia?
Questo è l’ultimo e, come gli altri, è pessimo…
Lope de Vega
Il primo è così: e lo metto da parte.
Nel secondo posso già promettere
che nel terzo ci metterò più arte.
Ma poi non ce l’ho messa… Che fare?
Sarà meglio tacere, piuttosto che dire
che neanche nel sesto riuscirò a migliorare.
Agli accenti sbagliati si prega di non badare;
e versi errati, so già che ne potrete trovare…
Oh nono verso, perché te ne vuoi andare
senza ch’io ti sublimi in questo decimo?
All’undicesimo ho dedicato un’ora.
L’ho cannato. Ma che importa se la poesia,
pur se non l’avessi errato, era già una noia?
Questo è l’ultimo e, come gli altri, è pessimo…
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Gustave Caillebotte Ritratto del libraio (1885) |
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