Nome :
Collezione : Altra traduzione : |
________________
|
O triunfo dos insectos
|
Il trionfo degli insetti
|
Nem todos os insectos atingirão Novembro.
Em Dezembro se verá ainda alguma asa tentando seu tardio, resignado golpe de breve alcance, e acaso na cortina sobreviverá algum retardatário menos exposto ao clima. E Janeiro mal guardará memória da vida pequenina, tenaz e resistente ao calendário, por fêmeas diligentes algures depositada. Terei eu, entretanto, resistido ao frio, talvez escarnecido a morte intercalar de tanto corpo humilde dado ao rio. Mas quando Maio enfim rufar o seu tambor, soprar o seu clarim, as asas engelhadas se desenrugarão, o céu será pequeno, as flores escassas. E os insectos vis triunfarão dos gelos e de mim, minhas desgraças. Que são sessenta anos mais do que um ano só? Que é uma semana mais que um dia? Só que nenhum insecto se agonia das crises do inverno – enquanto eu manejo estas palavras de esconjuro, estes laboriosos dialectos, e a face não escondo, que não posso, do rosto violento do grande inverno duro que está por vir por via dos insectos. |
Non tutti gli insetti arriveranno a novembre.
A dicembre si vedrà ancora qualche ala tentando di fare un tardivo, rassegnato volo di corto raggio, e magari su una tenda sopravviverà qualche ritardatario meno esposto al maltempo. E gennaio a stento serberà memoria di quella vita piccina, che tenace resiste al calendario, depositata al sicuro da femmine diligenti. Frattanto, io avrò resistito al freddo, forse schernendo la morte intervenuta di tanti umili corpi portati via dal fiume. Ma quando infine maggio rullerà il tamburo, suonerà la sua tromba, le ali raggrinzite si distenderanno, il cielo si farà piccolo, i fiori scarsi. E gli umili insetti trionferanno sul ghiaccio e su di me, sulle mie afflizioni. Che valgono sessant’anni rispetto a un anno solo? Che vale una settimana rispetto a un giorno? Il fatto è che nessun insetto s’affligge per gli stenti dell’inverno – mentre io maneggio queste parole di scongiuro, questi laboriosi linguaggi, e non nascondo il viso, ché non posso, dal volto violento del grande inverno rigido che sta per arrivare al seguito degli insetti. |
________________
|
Jean Dubuffet Paysage aux argus (1955) |
Nessun commento:
Posta un commento