Nome :
Collezione : Altra traduzione : |
________________
|
Da conjuração dos versos
|
Della congiura dei versi
|
— nossos poemas conjuram e gritam —
O silêncio mordido rebela e revela nossos ais e são tantos os gritos que a alva cidade, de seu imerecido sono, desperta em pesadelos. E pedimos que as balas perdidas percam o nosso rumo e não façam do corpo nosso, os nossos filhos, o alvo. O silêncio mordido, antes o pão triturado de nossos desejos, avoluma, avoluma e a massa ganha por inteiro o espaço antes comedido pela ordem. E não há mais quem morda a nossa língua o nosso verbo solto conjugou antes o tempo de todas as dores. E o silêncio escapou ferindo a ordenança e hoje o anverso da mudez é a nudez do nosso gritante verso que se quer livre. |
— le nostre poesie congiurano e gridano —
Il silenzio morsicato si ribella e svela i nostri lamenti e sono tante le grida che la città bianca, nel suo indebito sonno, risveglia tra gli incubi. E preghiamo che le pallottole vaganti perdano la strada che porta a noi e non facciano del nostro corpo, dei nostri figli, il bersaglio. Il silenzio morsicato, che prima era il pane sbriciolato dei nostri desideri, si accresce, si accresce e la sua massa occupa per intero lo spazio prima regolato dall’ordine. E non c’è più chi morda la nostra lingua il nostro verbo libero ha già coniugato in anticipo il tempo di tutti i dolori. E il silenzio è fuggito eludendo gli ordini e oggi il rovescio della mutezza è la nudità del nostro verso che grida che vuol essere libero. |
________________
|
Bertina Lopes Grande grido (1970) |
Nessun commento:
Posta un commento