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A diferença que há...
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La differenza che c’è...
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A diferença que há entre os estudiosos e os poetas
è que aqueles passam a vida inteira com o nariz num
assunto
a ver se conseguem decifrá-lo, e estes
abrem o livro, lêem três páginas, farejam as restantes
(nem sequer todas) e sabem logo do assunto
o que os outros não conseguiram saber. Por isso é que
os estudiosos têm raiva dos poetas,
capazes de ler tudo sem ter lido nada
(e eles não leram nada tendo lido tudo).
O mal está em haver poetas que abusam do
analfabetismo,
e desacreditam a gaya Scienza.
è que aqueles passam a vida inteira com o nariz num
assunto
a ver se conseguem decifrá-lo, e estes
abrem o livro, lêem três páginas, farejam as restantes
(nem sequer todas) e sabem logo do assunto
o que os outros não conseguiram saber. Por isso é que
os estudiosos têm raiva dos poetas,
capazes de ler tudo sem ter lido nada
(e eles não leram nada tendo lido tudo).
O mal está em haver poetas que abusam do
analfabetismo,
e desacreditam a gaya Scienza.
La differenza che c’è tra gli studiosi e i poeti
è che quelli passano tutta la vita col naso su un
argomento
per vedere se riescono a decifrarlo, mentre questi
aprono il libro, leggono tre pagine, curiosano nelle altre
(neanche tutte) e subito capiscono l’argomento
cosa che gli altri non sono riusciti a capire. È perciò che
gli studiosi detestano i poeti,
capaci di leggere tutto senza aver letto nulla
(mentre loro non han letto nulla, pur avendo letto tutto).
La disgrazia è che ci sono poeti che abusano
dell’analfabetismo,
e discreditano la gaia Scienza.
è che quelli passano tutta la vita col naso su un
argomento
per vedere se riescono a decifrarlo, mentre questi
aprono il libro, leggono tre pagine, curiosano nelle altre
(neanche tutte) e subito capiscono l’argomento
cosa che gli altri non sono riusciti a capire. È perciò che
gli studiosi detestano i poeti,
capaci di leggere tutto senza aver letto nulla
(mentre loro non han letto nulla, pur avendo letto tutto).
La disgrazia è che ci sono poeti che abusano
dell’analfabetismo,
e discreditano la gaia Scienza.
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Jan Vermeer L'astronomo (1688) |
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