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A casa
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La casa
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É um chalé com alpendre,
forrado de hera. Na sala, tem uma gravura de Natal com neve. Não tem lugar pra esta casa em ruas que se conhecem. Mas afirmo que tem janelas, claridade de lâmpada atravessando o vidro, um noivo que ronda a casa - esta que parece sombria – e uma noiva lá dentro que sou eu. É uma casa de esquina, indestrutível. Moro nela quando lembro, quando quero acendo o fogo, as torneiras jorram, eu fico esperando o noivo, na minha casa aquecida. Não fica em bairro esta casa infensa à demolição. Fica num modo tristonho de certos entardeceres, quando o que um corpo deseja é outro corpo pra escavar. Uma idéia de exílio e túnel. |
È uno chalet con veranda,
rivestito d’edera. In sala c’è un’incisione natalizia con neve. Non c’è posto per questa casa in strade conosciute. Ma sostengo che ci sono finestre, chiarore di lampada che attraversa il vetro, uno sposo che fa il giro della casa di questa che appare in ombra - e una sposa là dentro che sono io. È una casa d’angolo, indistruttibile. Ci abito, quando ricordo, quando ne ho voglia accendo il fuoco, i rubinetti zampillano, io resto ad aspettare lo sposo, nella mia casa al calduccio. Non sta in un quartiere questa casa, ostile alla demolizione. Sta con quell’aria mesta di certi crepuscoli quando ciò che un corpo vuole è un altro corpo per affondarvi. Un qualcosa tra l’esilio e il tunnel. |
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Katsutomi Horiki Paesaggio con casa (1970) |
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