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Entrei no café...
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Sono entrato nel caffè...
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Entrei no café com um rio na algibeira
e pu-lo no chão, a vê-lo correr da imaginação... A seguir, tirei do bolso do colete nuvens e estrelas e estendi um tapete de flores a concebê-las. Depois, encostado à mesa, tirei da boca um pássaro a cantar e enfeitei com ele a Natureza das árvores em torno a cheirarem ao luar que eu imagino. E agora aqui estou a ouvir A melodia sem contorno Deste acaso de existir - onde só procuro a Beleza para me iludir dum destino. |
Sono entrato nel caffè con un fiume in tasca
e l’ho posato a terra, per vederlo scorrer via dalla fantasia... In seguito, ho tolto dal taschino del gilet nuvole e stelle e ho steso un tappeto di fiori per immaginarle. Poi, appoggiato al tavolino, ho tolto di bocca un uccello canoro e con questo ho agghindato la Natura degli alberi circostanti per dar loro il profumo del chiar di luna che io m’immagino. E adesso sto qui a sentire la melodia senza enfasi di questa casualità d’esistere - dove io non cerco che la Bellezza per illudermi che ci sia un destino. |
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Gustav Klimt Giardino in fiore (1907) |
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