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O avô
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Il nonno
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1.
O avô descansa de quase um século. O rosto é sereno (não sei como pode mostrar essa calma após tanto tempo) e as mãos despediram todos os gestos. O avô entre rosas com seu terno escuro. Pela primeira vez indiferente. Pela primeira vez desatencioso com mulher, filhos, netos, conhecidos, o mundo. Nem que implorássemos nos recontaria as tantas lembranças entre farrapos de ópera. Descansa tão fundo e alto que é impossível despertá-lo, saber mesmo onde repousa. No entanto está em nós e nos impõe seus traços, cor de olhos, jeito de andar, sorrir, falar. E o mais difícil de cumprir: a insuavizável dignidade. 2. Avô, já nos retiramos. Em silêncio vamos descendo a ladeira. Pó do teu pó, flutuaremos até que o vento contenha o sopro. E então te herdaremos também essa paz final. Absoluta. Tão perfeita que nem a saberemos. |
1.
Il nonno riposa da quasi un secolo. Il volto è sereno (non so come possa mostrare questa calma dopo tanto tempo) e le mani han congedato tutti i gesti. Il nonno tra le rose col suo vestito scuro. Per la prima volta indifferente. Per la prima volta disattento con la moglie, i figli, i nipoti, i conoscenti, col mondo. Neanche se lo implorassimo ci racconterebbe i suoi tanti ricordi tra gli stracci dell’opera. Riposa così profondamente e lontano che è impossibile svegliarlo, almeno per sapere dove riposa. Ma intanto è impresso in noi e ci impone le sue sembianze, il colore degli occhi, il modo di camminare, di sorridere e parlare. E la cosa più difficile da realizzare: l’incoercibile dignità. 2. Nonno, già ce ne siamo andati. In silenzio c’incamminiamo giù per la discesa. Polvere della tua polvere, fluttueremo finché il vento cessi di spirare. E allora erediteremo da te anche questa pace finale. Assoluta. Talmente perfetta che neppure lo sapremo. |
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Giovanni Battista Nodari Figura di vecchio giacente (1900-1910) |
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