________________
|
Um ditador faz a barba
|
Un dittatore si fa la barba
|
Ao príncipio, é apenas um córrego
Em solo feroz, acicatado,
Mas também uma ternura no dorso da fera
Que, em aparência, se deixa possuir
Pela metamorfose da cordura.
A lâmina protagoniza uma estação -
Ao espelho, tabuleiro cósmico,
Persegue todos os vestígios
Da anterior.
Há uma vegetação em fuga
De cardos e cerdas, por entre espumas.
Os poros são agora um solo arável, macio,
E o rosto emerge como uma civilização.
Todas as manhãs, ao fazer a barba,
Há este prazer da tirania
Na matança dos inocentes,
Num massacre de camponeses.
Em solo feroz, acicatado,
Mas também uma ternura no dorso da fera
Que, em aparência, se deixa possuir
Pela metamorfose da cordura.
A lâmina protagoniza uma estação -
Ao espelho, tabuleiro cósmico,
Persegue todos os vestígios
Da anterior.
Há uma vegetação em fuga
De cardos e cerdas, por entre espumas.
Os poros são agora um solo arável, macio,
E o rosto emerge como uma civilização.
Todas as manhãs, ao fazer a barba,
Há este prazer da tirania
Na matança dos inocentes,
Num massacre de camponeses.
In principio, è solo una striscia
Sopra un suolo ispido, urticante,
Ma è anche una carezza sul dorso della fiera
Che, in apparenza, si lascia possedere
Dalla metamorfosi della ragione.
La lama è protagonista d’una stagione -
Allo specchio, tavola cosmica,
Ripercorre tutte le vestigia
Di quella trascorsa.
Vi è una vegetazione in fuga
Di cardi e crini, celati tra le spume.
I pori adesso sono un suolo arabile, liscio,
E il volto emerge come una civiltà.
Tutte le mattine, nel farsi la barba,
C’è questo piacere della tirannia
In una strage degli innocenti,
In un massacro di villani.
Sopra un suolo ispido, urticante,
Ma è anche una carezza sul dorso della fiera
Che, in apparenza, si lascia possedere
Dalla metamorfosi della ragione.
La lama è protagonista d’una stagione -
Allo specchio, tavola cosmica,
Ripercorre tutte le vestigia
Di quella trascorsa.
Vi è una vegetazione in fuga
Di cardi e crini, celati tra le spume.
I pori adesso sono un suolo arabile, liscio,
E il volto emerge come una civiltà.
Tutte le mattine, nel farsi la barba,
C’è questo piacere della tirannia
In una strage degli innocenti,
In un massacro di villani.
________________
|
Carlo Salomoni La rasatura (2016) |
Nessun commento:
Posta un commento