Nome:
Collezione: Altra traduzione: |
________________
|
O menino que carregava água na peneira
|
Il bambino che portava l'acqua nel setaccio
|
Tenho um livro sobre águas e meninos.
Gostei mais de um menino que carregava água na
peneira.
A mãe disse que carregar água na peneira
Era o mesmo que roubar um vento e sair correndo com ele
para mostrar aos irmãos.
A mãe disse que era o mesmo que catar espinhos na
água
O mesmo que criar peixes no bolso.
O menino era ligado em despropósitos.
Quis montar os alicerces de uma casa sobre orvalhos.
A mãe reparou que o menino gostava mais do vazio do
que do cheio.
Falava que os vazios são maiores e até infinitos.
Com o tempo aquele menino que era cismado e esquisito
Porque gostava de carregar água na peneira
Com o tempo descobriu que escrever seria o mesmo que
carregar água na peneira.
No escrever o menino viu que era capaz de ser noviça,
monge ou mendigo ao mesmo tempo.
O menino aprendeu a usar as palavras.
Viu que podia fazer peraltagens com as palavras.
E começou a fazer peraltagens.
Foi capaz de interromper o voo de um pássaro botando
ponto no final da frase.
Foi capaz de modificar a tarde botando uma chuva nela.
O menino fazia prodígios.
Até fez uma pedra dar flor!
A mãe reparava o menino com ternura.
A mãe falou: Meu filho, você vai ser poeta.
Você vai carregar água na peneira a vida toda.
Você vai encher os vazios com as suas peraltagens.
E algumas pessoas vão te amar por seus despropósitos.
Gostei mais de um menino que carregava água na
peneira.
A mãe disse que carregar água na peneira
Era o mesmo que roubar um vento e sair correndo com ele
para mostrar aos irmãos.
A mãe disse que era o mesmo que catar espinhos na
água
O mesmo que criar peixes no bolso.
O menino era ligado em despropósitos.
Quis montar os alicerces de uma casa sobre orvalhos.
A mãe reparou que o menino gostava mais do vazio do
que do cheio.
Falava que os vazios são maiores e até infinitos.
Com o tempo aquele menino que era cismado e esquisito
Porque gostava de carregar água na peneira
Com o tempo descobriu que escrever seria o mesmo que
carregar água na peneira.
No escrever o menino viu que era capaz de ser noviça,
monge ou mendigo ao mesmo tempo.
O menino aprendeu a usar as palavras.
Viu que podia fazer peraltagens com as palavras.
E começou a fazer peraltagens.
Foi capaz de interromper o voo de um pássaro botando
ponto no final da frase.
Foi capaz de modificar a tarde botando uma chuva nela.
O menino fazia prodígios.
Até fez uma pedra dar flor!
A mãe reparava o menino com ternura.
A mãe falou: Meu filho, você vai ser poeta.
Você vai carregar água na peneira a vida toda.
Você vai encher os vazios com as suas peraltagens.
E algumas pessoas vão te amar por seus despropósitos.
Ho un libro che parla d’acqua e di bambini.
Adorai la storia d’un bambino che portava l’acqua nel
setaccio.
La mamma disse che portare l’acqua nel setaccio
Era lo stesso che rubare un vento e con quello uscire di corsa
per farlo vedere ai fratelli.
La mamma disse che era lo stesso che cercare spine
nell'acqua
Lo stesso che allevare pesci in tasca.
Il bambino era la quintessenza degli spropositi.
Voleva posare le fondamenta di una casa sulla rugiada.
La mamma notò che al bambino piacevano più i vuoti
che i pieni.
Diceva che i vuoti sono più grandi e perfino infiniti.
Col tempo quel bambino che era caparbio e bizzarro
Perché gli piaceva portare l'acqua nel setaccio
Col tempo scoprì che scrivere sarebbe stato lo stesso che
portare l'acqua nel setaccio.
Scrivendo il bambino vide che era capace d’essere novizia,
monaco o, nello stesso tempo, mendicante.
Il bambino imparò ad usare le parole.
Vide che poteva fare birichinate con le parole.
E cominciò a fare birichinate.
Fu capace d’interrompere il volo d’un uccello mettendo
il punto alla fine della frase.
Fu capace di modificare la serata infilandoci una pioggia.
Il bambino faceva prodigi.
Fece persino fiorire una pietra!
La mamma osservava il bambino con tenerezza.
La mamma disse: Figlio mio, diventerai poeta.
Porterai acqua nel setaccio per tutta la vita.
Riempirai i vuoti con le tue birichinate.
E ci sarà anche chi ti amerà per i tuoi spropositi.
Adorai la storia d’un bambino che portava l’acqua nel
setaccio.
La mamma disse che portare l’acqua nel setaccio
Era lo stesso che rubare un vento e con quello uscire di corsa
per farlo vedere ai fratelli.
La mamma disse che era lo stesso che cercare spine
nell'acqua
Lo stesso che allevare pesci in tasca.
Il bambino era la quintessenza degli spropositi.
Voleva posare le fondamenta di una casa sulla rugiada.
La mamma notò che al bambino piacevano più i vuoti
che i pieni.
Diceva che i vuoti sono più grandi e perfino infiniti.
Col tempo quel bambino che era caparbio e bizzarro
Perché gli piaceva portare l'acqua nel setaccio
Col tempo scoprì che scrivere sarebbe stato lo stesso che
portare l'acqua nel setaccio.
Scrivendo il bambino vide che era capace d’essere novizia,
monaco o, nello stesso tempo, mendicante.
Il bambino imparò ad usare le parole.
Vide che poteva fare birichinate con le parole.
E cominciò a fare birichinate.
Fu capace d’interrompere il volo d’un uccello mettendo
il punto alla fine della frase.
Fu capace di modificare la serata infilandoci una pioggia.
Il bambino faceva prodigi.
Fece persino fiorire una pietra!
La mamma osservava il bambino con tenerezza.
La mamma disse: Figlio mio, diventerai poeta.
Porterai acqua nel setaccio per tutta la vita.
Riempirai i vuoti con le tue birichinate.
E ci sarà anche chi ti amerà per i tuoi spropositi.
________________
|
Jonas Löfgren Una canzone per i pesci (2012) |
Nessun commento:
Posta un commento