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Meditações da Alma Parada - XI
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Meditazioni dell’Anima Quieta - XI
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Uns dizem que os meus versos são tristes,
outros que são abstratos.
Mas eu não tenho culpa que a carne da inteligência
seja triste, e inteligente.
Eu preferia que os meus versos fossem
alegres e estúpidos.
Mas, se fossem, não haveria os meus versos.
Os meus versos disseram sempre direito
aquilo que saiu errado quando o quis fazer
como se a vida fosse a poesia.
Mas eu continuo a crer na poesia.
A vida que tenha paciência.
outros que são abstratos.
Mas eu não tenho culpa que a carne da inteligência
seja triste, e inteligente.
Eu preferia que os meus versos fossem
alegres e estúpidos.
Mas, se fossem, não haveria os meus versos.
Os meus versos disseram sempre direito
aquilo que saiu errado quando o quis fazer
como se a vida fosse a poesia.
Mas eu continuo a crer na poesia.
A vida que tenha paciência.
Certi dicono che sono tristi i miei versi,
altri che sono astratti.
Ma non è colpa mia se la carne dell’intelligenza
è triste, e intelligente.
Io preferirei che i miei versi fossero
allegri e stupidi.
Ma, se lo fossero, non sarebbero i miei versi.
I miei versi han sempre detto nel modo esatto
quello che risultò malfatto quando lo volli fare
come se la vita fosse la poesia.
Ma io continuo a credere nella poesia.
La vita abbia pazienza.
altri che sono astratti.
Ma non è colpa mia se la carne dell’intelligenza
è triste, e intelligente.
Io preferirei che i miei versi fossero
allegri e stupidi.
Ma, se lo fossero, non sarebbero i miei versi.
I miei versi han sempre detto nel modo esatto
quello che risultò malfatto quando lo volli fare
come se la vita fosse la poesia.
Ma io continuo a credere nella poesia.
La vita abbia pazienza.
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Joan Miró Apparizione (1935) |
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