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Não aprendo a lição
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Non imparo la lezione
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A lição de conviver,
senão de sobreviver
no mundo feroz dos homens,
me ensina que não convém
permitir que o tempo injusto
e a vida iníqua me impeçam
de dormir tranquilamente.
Pois sucede que não durmo.
Frente à verdade ferida
pelos guardiães da injustiça,
ao escárnio da opulência
e o poderio dourado
cujo esplendor se alimenta
da fome dos humilhados,
o melhor é acostumar-se,
o mundo foi sempre assim.
Contudo, não me acostumo.
A lição persiste sábia:
convém cabeça, cuidado,
que as engrenagens esmagam
o sonho que não se submete.
E que a razão prevaleça
vigilante e não conceda
espaços para a emoção.
Perante a vida ofendida
não vale a indignação.
Complexas são as causas
do desamparo do povo.
Mas não aprendo a lição.
Concedo que me comovo.
senão de sobreviver
no mundo feroz dos homens,
me ensina que não convém
permitir que o tempo injusto
e a vida iníqua me impeçam
de dormir tranquilamente.
Pois sucede que não durmo.
Frente à verdade ferida
pelos guardiães da injustiça,
ao escárnio da opulência
e o poderio dourado
cujo esplendor se alimenta
da fome dos humilhados,
o melhor é acostumar-se,
o mundo foi sempre assim.
Contudo, não me acostumo.
A lição persiste sábia:
convém cabeça, cuidado,
que as engrenagens esmagam
o sonho que não se submete.
E que a razão prevaleça
vigilante e não conceda
espaços para a emoção.
Perante a vida ofendida
não vale a indignação.
Complexas são as causas
do desamparo do povo.
Mas não aprendo a lição.
Concedo que me comovo.
La lezione di convivere,
se non di sopravvivere
nel mondo feroce degli uomini,
m’insegna che non conviene
permettere che il tempo ingiusto
e la vita iniqua m’impediscano
di dormire tranquillamente.
Accade infatti che io non dorma.
Davanti alla verità ferita
dai guardiani dell’ingiustizia,
allo sfoggio dell’opulenza
e al fulgido dominio
il cui splendore si alimenta
della fame degli umiliati,
il meglio è farci l’abitudine,
il mondo è sempre stato così.
Però io non mi ci abituo.
La lezione si mantiene cauta:
ci vuole testa, attenzione,
ché gli ingranaggi tarpano
il sogno che non si sottomette.
E che la ragione prevalga
vigile e non conceda
spazio all’emozione.
Di fronte alla vita offesa
non serve l’indignazione.
Sono complesse le cause
del degrado del popolo.
Ma non imparo la lezione.
Ammetto che mi commuovo.
se non di sopravvivere
nel mondo feroce degli uomini,
m’insegna che non conviene
permettere che il tempo ingiusto
e la vita iniqua m’impediscano
di dormire tranquillamente.
Accade infatti che io non dorma.
Davanti alla verità ferita
dai guardiani dell’ingiustizia,
allo sfoggio dell’opulenza
e al fulgido dominio
il cui splendore si alimenta
della fame degli umiliati,
il meglio è farci l’abitudine,
il mondo è sempre stato così.
Però io non mi ci abituo.
La lezione si mantiene cauta:
ci vuole testa, attenzione,
ché gli ingranaggi tarpano
il sogno che non si sottomette.
E che la ragione prevalga
vigile e non conceda
spazio all’emozione.
Di fronte alla vita offesa
non serve l’indignazione.
Sono complesse le cause
del degrado del popolo.
Ma non imparo la lezione.
Ammetto che mi commuovo.
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Tacuinum sanitatis Insomnia (sec. XIV) |
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