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Três Poemas de Londres
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Tre Poesie di Londra
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I
Talvez, estrangeiro em qualquer parte,
fosse a minha pátria ser livre
no diverso perder-me em todo o mundo…
Talvez esta imagem me persiga
até ao fim, de ser nada em toda a parte,
para ser cada novo instante um estrangeiro
que não entende sequer a língua de si mesmo.
Talvez na vida valha só perdermos
a ganhar outro ser em cada coisa
- e saber algum dia ser ninguém, pousando
sobre a quimera das horas o sorriso
de quem tanto perdeu que nada é mais…
II
Quantas vezes a vida principia?
Tudo é começar, quando se ama!
Amor de quê? Da névoa e do silêncio
subindo entre o passado e o presente?
ou do claro esvoaçar de um riso
que entre as pálpebras da noite se adivinha?
III
Dorme na paz provisória
De ser como não haver morte.
Não queimes a inocência
de que o dia te vestiu.
Sonha, acordado, sem luto
por tudo ter sempre um fim.
Deixa, queimado no porto,
navio do regresso
– contigo vai só o vento
que não tem âncora, nem lei.
Talvez, estrangeiro em qualquer parte,
fosse a minha pátria ser livre
no diverso perder-me em todo o mundo…
Talvez esta imagem me persiga
até ao fim, de ser nada em toda a parte,
para ser cada novo instante um estrangeiro
que não entende sequer a língua de si mesmo.
Talvez na vida valha só perdermos
a ganhar outro ser em cada coisa
- e saber algum dia ser ninguém, pousando
sobre a quimera das horas o sorriso
de quem tanto perdeu que nada é mais…
II
Quantas vezes a vida principia?
Tudo é começar, quando se ama!
Amor de quê? Da névoa e do silêncio
subindo entre o passado e o presente?
ou do claro esvoaçar de um riso
que entre as pálpebras da noite se adivinha?
III
Dorme na paz provisória
De ser como não haver morte.
Não queimes a inocência
de que o dia te vestiu.
Sonha, acordado, sem luto
por tudo ter sempre um fim.
Deixa, queimado no porto,
navio do regresso
– contigo vai só o vento
que não tem âncora, nem lei.
I
Forse, straniero in ogni luogo,
la mia patria consiste nell’esser libero
nell’anomalo perdermi in tutto il mondo…
Forse quest’immagine m’assillerà
fino alla fine, d’essere un nulla ovunque,
per essere ad ogni nuovo istante uno straniero
che non comprende neppure la propria lingua.
Forse nella vita solo vale la pena perdersi
per ritrovare un altro essere in ogni cosa
– e sapere un giorno esser nessuno, nel posare
sulla chimera delle ore il sorriso
di chi tanto ha perduto che il nulla è un di più…
II
Quante volte comincia la vita?
Tutto è cominciare, quando si ama!
Amore per che cosa? Per la bruma e il silenzio
che s’ergono tra il passato e il presente?
o per il chiaro vorticare d’una risata
che tra le palpebre della notte s’indovina?
III
Dormi nella pace provvisoria
D’esistere come se non ci fosse morte.
Non bruciare l’innocenza
di cui t’ha vestito il giorno.
Sogna, da sveglio, senza lutto
perché tutto ha sempre una fine.
Lascia, incendiata nel porto,
la nave del ritorno
– con te verrà soltanto il vento
che non ha legge, né ancora.
Forse, straniero in ogni luogo,
la mia patria consiste nell’esser libero
nell’anomalo perdermi in tutto il mondo…
Forse quest’immagine m’assillerà
fino alla fine, d’essere un nulla ovunque,
per essere ad ogni nuovo istante uno straniero
che non comprende neppure la propria lingua.
Forse nella vita solo vale la pena perdersi
per ritrovare un altro essere in ogni cosa
– e sapere un giorno esser nessuno, nel posare
sulla chimera delle ore il sorriso
di chi tanto ha perduto che il nulla è un di più…
II
Quante volte comincia la vita?
Tutto è cominciare, quando si ama!
Amore per che cosa? Per la bruma e il silenzio
che s’ergono tra il passato e il presente?
o per il chiaro vorticare d’una risata
che tra le palpebre della notte s’indovina?
III
Dormi nella pace provvisoria
D’esistere come se non ci fosse morte.
Non bruciare l’innocenza
di cui t’ha vestito il giorno.
Sogna, da sveglio, senza lutto
perché tutto ha sempre una fine.
Lascia, incendiata nel porto,
la nave del ritorno
– con te verrà soltanto il vento
che non ha legge, né ancora.
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Edward Hopper Early Sunday Morning (1930) |
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