Arco

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Arco

Arco

As faces estão irreconhecíveis:
e deviam ser belas.

A lembrança das vitórias atenuou-se:
— e, no entanto, eram célebres.

Do imperador que passou, não há vestígios:
— e foi tão poderoso.

Mas o vento que dançava nas pregas do vestido
— e um vento leve! —
continua a dançar ali.

Vede!
E era o vento.
O vento sonhado, apenas.
Ali está preso o vento que sempre foge.

A pedra, que não se move, ondula.
Dança. Para sempre.

E a mão do artista, há muitos séculos,
é também vento.

I visi sono irriconoscibili;
e dovevano esser belli.

S’è attenuato il ricordo delle vittorie:
— ma allora, erano celebri.

Dell'imperatore che passò, non resta traccia:
— e fu tanto potente.

Ma il vento che danzava tra i drappeggi delle vesti
— e lieve era quel vento! —
è ancora lì a danzare.

Vedete!
Era il vento.
Un vento solamente sognato.
Lì è intrappolato quel vento che sempre fugge.

La pietra, pur senza muoversi, ondeggia.
Danza. Per sempre.

Ed anche la mano dell'artista, dopo tanti secoli,
anch’essa è vento.

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Arco di Traiano (Benevento)
Particolare del bassorilievo (II secolo d.C.)

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